Infowine28.10: Cosmofood, Ttip, vino e web

COSMOFOOD: QUANDO IL CIBO DIVENTA ESPERIENZA

Dal 14 al 17 novembre in Fiera a Vicenza il grande salone dell'enogastronomia con laboratori, workshop e seminari. Attese 40.000 presenze

A Vicenza dal 14 al 17 novembre 2015 c'è Cosmofood. Il pubblico diventa sempre più protagonista in questa terza edizione della fiera dedicata alle eccellenze del settore enogastronomico, della ristorazione e delle attrezzature professionali.
Molti gli eventi in programma nei quattro giorni, con corsi e seminari pensati per fornire un'occasione di crescita agli addetti del settore ma anche al pubblico che desidera un contatto diretto con i produttori ed i migliori fornitori del settore. “Cosmofood – spiega Mauro Grandi, direttore della manifestazione – si presenta non come una semplice fiera da visitare, ma come un'insieme di esperienze da vivere. Siamo ormai sommersi dalla comunicazione sui social network, ma quello che manca è un contatto e un confronto diretto con chi ha prodotto quello che stiamo mangiando. Cosmofood vuole essere un'occasione per fare questo.”
40.000 le presenze attese nei quattro giorni di apertura; oltre 100 tra corsi, seminari, degustazioni e dimostrazioni in diretta, con molta attenzione alle intolleranze alimentari e al mondo del gluten free. Il tradizionale ramen orientale, l'american street food californiano, la classica piadina romagnola o il Christmas cake desig: sono solo alcuni dei temi proposti nei laboratori aperti al pubblico.
Gli espositori presenti in fiera sono 350, suddivisi in due padiglioni. Uno interamente dedicato all'enogastronomia, dove trovano spazio Cosmowine (vino), Cosmobeer (birra), Food (ristorazione e prodotti di qualità), Intolleranze Alimentari, Gluten Free, Bio&Vegan. L'altro interamente occupato da Cosmotech, dedicato alle attrezzature professionali con le ultime novità tecnologiche nel campo della ristorazione e dai distributori alimentari.

Il programma completo dei corsi, delle degustazioni e dei seminari e tutte le altre informazioni sul sito: www.cosmofood.it.

Info in breve | COSMOFOOD Expo Food Beverage Technology
Data: dal 14 al 17 novembre 2015
Orari di apertura:
PAD 7: sabato e domenica dalle 9 alle 22 | lunedì e martedì dalle 9 alle 19
PAD 1: sabato, domenica, lunedì e martedì dalle 9 alle 19
Luogo: Fiera di Vicenza (uscita A4 Vicenza ovest)
Ingresso: € 5. Ingresso gratuito per disabili e bambini fino ai 10 anni, biglietto ridotto ad € 4 per le scolaresche
Info: www.cosmofood.it

 


Ttip & Vino

Ttip & Vino, l’Arev (Regioni Europee Viticole) vuole la rinuncia, da parte degli Usa, all’uso di 17 indicazioni geografiche (tra cui Chianti e Marsala), il riconoscimento del vino bio Ue e stop a certificato di etichetta “Cola”

La rinuncia da parte degli Usa all’utilizzo, tanto sul mercato nazionale che internazionale, di 17 indicazione geografiche europee “semigeneriche” (Burgundy, Chablis, Champagne, Chianti, Claret, Haut-Sauterne, Hock, Madeira, Malaga, Marsala, Moselle, Port, Retsina, Rhine, Sauterne, Jérez-Xérès-Sherry e Tokaj) e di denominazioni tradizionali europee (château, classic, clos, cream, crusted/crusting, fine, late bottled vintage, noble, ruby, superior, sur lie, tawny, vintage et vintage character, vendanges tardives, sélection de grains nobles); il rispetto, da parte degli States, delle pratiche enologiche riconosciute dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino per tutti i vini esportati verso i mercati europei; il riconoscimento del “Vino Biologico” come previsto dai Regolamenti Ue 834/2007 e 889/2008, e l’esenzione, per i vini europei diretti negli States, dal certificato d’etichetta “Cola” richiesto dall’“Alcohol & Tobacco Tax & Trade Bureau”: ecco alcuni dei punti chiave della risoluzione approvata all’unanimità dall’l’Assemblea delle Regioni Europee Viticole (Arev, www.arev.org), e inviata alla Commissione Europea, “vista l’assenza di progressi per il settore vino nei negoziati di libero scambio tra Ue e Usa (Ttip)”.
La preoccupazione dell’Arev è che “un compromesso rapido sui diritti doganali possa essere concluso a spese d’importanti questioni non tariffarie”, visto che, spiega l’Assemblea, “tenendo conto del fragile livello di protezione tariffaria reciproca attualmente in vigore nel settore vitivinicolo, i diritti doganali non sono la problematica centrale dei negoziati. È quindi essenzialmente sulle norme ed i regolamenti, siano esse giuridiche, finanziarie, sanitarie, ambientali e culturali eche si dovrebbe operare un’armonizzazione transatlantica. Perché per il settore vitivinicolo, sono le norme europee (unite a quelle dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) più ambiziose che rischiano d’essere sacrificate come ostacoli al libero mercato. Le problematiche sono dunque pesanti per il modello vitivinicolo europeo e mondiale”. Intanto, il negoziato sul Ttip ha visto concludersi il round n. 11 proprio ieri in Usa, come ha spiegato a WineNews Paolo De Castro, eurodeputato e coordinatore S&d in Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Ue.
“Dal 2 al 6 novembre ci sarà una missione dei negoziatori Ue al Congresso Americano, molto importante. La speranza - dice De Castro - è che si guardi a questo negoziato con l’attenzione che merita dal punto di vista commerciale, specialmente da parte dell’Italia, perché è vero che siamo un Paese di grandi eccellenze ma non possiamo mangiarcele tutte, noi, dobbiamo venderle. E gli Usa sono un mercato enorme, il secondo dopo l’Ue, con 350 milioni di abitanti e un reddito procapite che è più altro di quello europeo. Ma non attribuiamo al Ttip valenze che non ha: non cambia norme e regolamenti europei su questioni come ormoni, Ogm e così via. Serve un negoziato forte, e ci auguriamo che anche attraverso il Ttip si riesca a superare anche l’enorme problema dell’Italian Sounding”.


Le vendite on-line cresceranno ancora

Rabobank ha previsto un incremento annuo del 12% delle transazioni e-commerce di vino per i prossimi quattro anni, ma per essere competitivi e visibili in questo mercato i produttori dovranno investire tempo e risorse

Tra i dati presenti nell’ultimo report trimestrale sul mercato del vino di Rabobank, pubblicato nel corso di questo mese di ottobre, vi è quello relativo alle previsioni sull’andamento del mercato online del vino.

In particolare, nel Wine Quarterly report Q4 2015, curato dalla sezione Food & Agribusiness Research and Advisory di Raboblank, si prevede un incremento annuo del 12% circa delle vendite di vino on-line per i prossimi 4 anni, tasso di crescita superiore a quello ipotizzabile per le tradizionali vendite di vino al dettaglio.

La fortuna di questo canale sarebbe strettamente legata alle esigenze dei consumatori, in particolare a quelle dei Millennials, particolarmente attratti dalla possibilità di acquistare vino in questo modo.

Se dunque il mercato sembra prendere una direzione favorevole per chi già commercia vino via web (produttori compresi), Rabobank avverte che proprio la crescita di questo canale, e il moltiplicarsi delle piattaforme a ciò dedicate, impongono agli operatori delle stesse di dover fare i conti con i sempre più numerosi concorrenti. Per rimanere competitivi si dovrà quindi puntare sempre sulla qualità e sulla diversificazione dell’offerta. I produttori in particolare dovranno investire tempo e denaro in operazioni di marketing a ciò mirate, integrando anche il loro advertising con l’uso dei social media, pena la non visibilità.

Ricordiamo che secondo una ricerca presentata a giugno, nel contesto del Vinexpo di Bordeaux, le vendite di vino on-line sono cresciute del 600% negli ultimi dieci anni.

 

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Fonte: Uiv

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