Sauvignon Connection: per Procura di Udine, ci sono elementi sufficienti per il rinvio a giudizio; per la difesa, da indiscrezioni, le analisi rendono insostenibile lipotesi investigativa. Udienza preliminare il 15 dicembre (fonte: Il Piccolo)
Tra smentite e conferme, continua la vicenda della “Sauvignon Connection”, che vede 17 cantine tra Udine e Gorizia, ma anche Abruzzo, indagate dalla Procura di Udine per la presunta contraffazione del vino con addittivi ed aromi chimici, ma non pericolosi per la salute, come specificato fin dall’inizio (i primi di settembre) dagli inquirenti (la figura intorno a cui ruota tutta l’inchiesta, coordinata dal pm Marco Panzeri, è il consulente Ramon Persello, ndr).
Secondo quanto riporta il quotidiano “Il Piccolo” (http://goo.gl/bzMQux), è emersa un’indiscrezione da uno dei consulenti del pool di esperti nominati dall’avvocato Giuseppe Campeis per tutelare gli interessi della quasi totalità dei produttori: “nel corso delle analisi chimiche fin qui condotte - ha affermato il professor Paolo Pascolo, scrive “Il Piccolo” - non sono stati trovati elementi in grado di sostenere l’ipotesi investigativa”.
Indiscrezione che sembra regalare serenità ai produttori e che rischia di sgonfiare il caso, anche se la Procura di Udine è di tutt’altro parere: “il procuratore capo Antonio De Nicolo - si legge - alla stampa ha evidenziato come l’indagine non sia ferma. “Riceviamo di continuo conferme sulla bontà della tesi accusatoria - ha detto - ciò che possediamo, in altre parole, basterebbe già di per sè, a nostro avviso, a sostenere l’accusa e a chiedere il rinvio a giudizio degli indagati””.
Se ne saprà di più, con qualche maggiore certezza, il 15 dicembre, quando accusa e difese si ritroveranno in aula davanti al giudice per le indagini preliminari al termine degli accertamenti in corso dallo scorso 14 ottobre nella forma dell’incidente probatorio.
Secondo IWSR il consumo mondiale di spirits crescerà di quasi 122 milioni di casse nei prossimi cinque anni, grazie soprattutto a Cina e India. Il whisky supererà la vodka
Entro il 2020, il consumo mondiale di superalcolici raggiungerà 3,2 miliardi di casse da nove litri. Questa previsione, che vede una crescita dei consumi pari a quasi 122 milioni di casse tra 2014 e 2020, è parte dell’ultimo report sul mercato mondiale delle bevande alcoliche di Iwrs.
Le previsioni indicano, inoltre, che la crescita CAGR (Compound annual growth rate) di questo mercato sarà dello 0,6% tra il 2014 ed il 2020, e dunque inferiore a quella registrata nei cinque anni precedenti (CARG del 3,6%).
I maggiori protagonisti della crescita dei volumi saranno i paesi asiatici e in particolare la Cina e l’India, grazie soprattutto all’incremento demografico e a quello delle classi medie, ma avranno un ruolo anche i consumatori di Nord America, Africa e Medio Oriente, oltre che i mercati duty-free.
Nei prossimi cinque anni il consumo mondiale di whisky raggiungerà 467,4 milioni di casse da nove litri, superando quello di vodka. Whisky e tequila sono i superalcolici per i quali ci si attende un maggior incremento di mercato, per una stimata crescita CARG del 3,8% e del 2,9% rispettivamente nel periodo 2014-2020.
FEB
Fonte: Uiv
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