Attrezzature enologiche agricole

FARECANTINE - Brand of Alberto Padovan

FARECANTINE - Brand of Alberto Padovan

architectural design of wineries Architecture of Wine

Via dei Lantieri, 15 34170
Gorizia (Gorizia)

Farecantine nasce in Friuli nel 2014 da una visione comune dell'architettura, particolarmente quella del vino, da parte di cinque professionisti...

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Prosecco

Asolo Prosecco da record: +13% nel 2023

Asolo Prosecco da record: +13% nel 2023

In cinque anni le bollicine asolane sono cresciute del 114% e hanno raggiunto il risultato storico di 27 milioni di bottiglie.

In un panorama vinicolo pressoché ovunque in forte rallentamento, brilla la stella dell'Asolo Prosecco, che si appresta a chiudere un nuovo anno in crescita a doppia cifra: le previsioni del Consorzio di tutela indicano un incremento del 13% a fine 2023 rispetto allo scorso anno, arrivando a sfiorare il record storico di 27 milioni di bottiglie. Nell’ultimo quinquennio lo sviluppo è stato inarrestabile: rispetto al 2018 l’ascesa è addirittura del 114%, con un incremento di 15 milioni di bottiglie rispetto ai 12 milioni di cinque anni fa. Il risultato è ancor più straordinario se si tiene in considerazione l’attuale clima di incertezza dello scenario vitivinicolo nazionale e internazionale. “Il segreto del successo dell’Asolo Prosecco – spiega Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio di tutela – è nell’espressione della sua forte impronta territoriale: le nostre bollicine sono ambasciatrici nel mondo dell’arte, della storia, della cultura e, non da ultimo, delle tradizioni di Asolo e delle sue colline, luoghi di indescrivibile bellezza che nei secoli hanno saputo sedurre molte personalità influenti, da Caterina Cornaro a Eleonora Duse, da Robert Browning a Freya Stark. A premiarci, anche in una congiuntura economica difficile come quella che sta attraversando il vino italiano, è senza dubbio il lavoro votato alla qualità dei produttori della denominazione, unito al forte senso di appartenenza al territorio e alla indiscutibile identità dell’Asolo Prosecco”. In considerazione dell’andamento della domanda, che si mantiene sostenuta, nonché dell’esito qualitativo molto favorevole dell’ultima vendemmia, il Consorzio dell’Asolo Prosecco ha richiesto e ottenuto dalla Regione Veneto l’attivazione della riserva vendemmiale, misura espansiva adottata anche negli anni scorsi con lo scopo di avere a disposizione tutti gli strumenti per soddisfare le richieste del mercato domestico e internazionale. “L’outlook è decisamente positivo – sottolinea Zamperoni –, con segnali di ulteriore incremento della domanda, supportato dalle attività promozionali del Consorzio, sia in Italia che all’estero. Brindiamo quindi a un 2023 ricco di riconoscimenti e alziamo i calici al 2024, con l’augurio che il nuovo anno sia altrettanto straordinario e che la stella dell’Asolo Prosecco continui a splendere”.

Asolo Prosecco: quattrocento bottiglie in edizione limitata per celebrare Freya Stark

Asolo Prosecco: quattrocento bottiglie in edizione limitata per celebrare Freya Stark

L’etichetta è stata creata in occasione dei cent’anni dalla nascita e i trent’anni dalla morte della scrittrice e viaggiatrice inglese che visse ad Asolo.

TENUTA AMADIO È IL MIGLIOR PROSECCO DEL 2023

TENUTA AMADIO È IL MIGLIOR PROSECCO DEL 2023

L’ Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Dry della cantina di Monfumo (TV) eletto BEST PROSECCO a “The Champagne & Sparkling Wine World Championships” 2023.

Innovazioni tecnologiche

DISTRIBUTORE AUTOMATICO PER VINO, BIBITE, ACQUE MINERALI E BEVANDE SEMPRE DISPONIBILI 24H

DISTRIBUTORE AUTOMATICO PER VINO, BIBITE, ACQUE MINERALI E BEVANDE SEMPRE DISPONIBILI 24H

Il distributore modello BOX è composto da: • N. 1 Magazzino, a sua volta composto da più piani (il numero dei piani varia a seconda della richiesta del cliente, può arrivare ad un massimo di 5 piani) • N. 10 corsie per piano (lunghezza 1500mm-larghezza 2500mm) • N. 1 console di erogazione prodotto e pagamenti vari • N. 1 pannello di controllo

A) Magazzino Disposizione delle corsie Ogni corsia è composta da una catena scorrevole su polizene, nella quale vengono inserite delle palette per il trasporto dei prodotti. Braccio robotizzato La funzione del braccio, oltre al trasporto della confezione verso il vano prelievo, è quella di azionare le corsie tramite un perno che si infilerà su un esagono femmina posto su ogni corsia; girando in senso orario, darà il moto meccanicamente alla corsia, favorendo l’avanzamento della confezione verso il trasporto posto sul braccio robotizzato. Il braccio robotizzato è composto da n° 2 assi x e y più transfer di prelievo: Asse x – scorrimento su guide a ricircolo di sfere, motorizzazione mediante catena ad anello chiuso, lettura per posizionamento asse mediante encoder Asse y – scorrimento su guide a ricircolo di sfere, motorizzazione mediante catena ad anello chiuso, lettura per posizionamento asse mediante encoder I due assi vengono azionati mediante inverter, i quali, tramite gli encoder, permettono un'interpolazione degli assi per velocizzare la presa e lo scarico da parte del trasportatore Il distributore è formato dai seguenti componenti: PC INDUSTRIALE che permette l’interscambio di dati con il Gestionale "base" di magazzino, questa funzionalità fornisce alla macchina i requisiti tecnologici e di conformità richiesti da INDUSTRIA 4.0 GETTONIERA CON RENDIRESTO (optional A) Modello Innovative Technology, rendiresto ad hopper LETTORE DI BANCONOTE CON RENDIRESTO (optional B) Modello Spectral LETTORE BANCOMAT E CARTA DI CREDITO MYPOS Terminale di pagamento Wi-Fi Bluetooth SIM con conto di moneta elettronica, editing di IBAN e RIB e una carta bancaria professionale. Niente più account bancario tradizionale per la tua azienda: le transazioni sono accreditate sul conto della moneta elettronica subito dopo l'operazione. È possibile raccogliere i pagamenti accettati e effettuare bonifici SEPA/SWIFT in qualsiasi account bancario in tutto il mondo, ovunque tu sia. L’account E-Money (con IBAN) viene fornito gratuitamente ed è composto da: - Ampio display LCD TFT da 2,4 pollici TFT LCD tastiera retroilluminata – illuminata - Connettività Bluetooth compatibile con iOS, WiFi + Bluetooth + SIM - Ricezione di pagamento tramite SMS o e-mail Supporta tutte le funzioni richieste dai principali operatori di carte di credito e consente la  gestione di tutti i tipi di carte di pagamento: banda magnetica, contactless. Il terminale di pagamento myPOS Mini è autonomo: non richiede applicazioni di terze parti per eseguire transazioni. Tutti i conti di moneta elettronica sono coperti dalla Licenza europea di emettitore di moneta elettronica. LETTORE MAGGIORE ETÁ CRT288 (optional C) Il lettore di maggiore età utilizzato solo in caso di vendita di alcolici BOX DI PROTEZIONE INTERNO PER LETTORE BANCONOTE E MONETE CON CHIUSURA A CHIAVE (optional D) Questo sistema di sicurezza non consente alle persone di entrare nel distributore, diventando quindi una valida barriera contro atti vandalici PROTEZIONE DI SICUREZZA Reti di protezione applicabili su lato dx e sx del braccio robotizzato, con cancello ad apertura manuale e fine corsa di sicurezza SISTEMA DI ESPULSIONE PACCHI Composto da un Sistema a doppia ghigliottina, che viene sovrapposta al nastro a tappeto di espulsione: il braccio robotizzato trasporta i pacchi verso il nastro a tappeto, trovando la prima ghigliottina aperta permette l’introduzione delle confezioni nel vano di espulsione; automaticamente la prima ghigliottina si chiuderà e si aprirà la seconda permettendo la fuoriuscita delle confezioni sul trasportatore a folle TOUCH SCREEN 21” Il cliente, mediante il touch screen, seleziona la tipologia di prodotto e la quantità che intende acquistare. Una volta visualizzato l'importo dell'acquisto il cliente può scegliere se pagare in monete, banconote o con carta di credito/debito. In caso di monete o banconote, se l'importo inserito è maggiore di quello dovuto, il rendiresto provvederà a restituire la differenza SISTEMA AUDIO (optional E) Sistema di guida vocale in grado di spiegare i passaggi necessari per procedere all’acquisto DATI TECNICI Lunghezza trasporti mm 1480 circa Larghezza mm 2500 Larghezza corsia min 50x50 max 250x220 Velocità di spinta 10 mt/1’ Tempo di erogazione dal punto più lontano 15 secondi, dal punto più vicino 10 secondi DIMENSIONI DI INGOMBRO Lunghezza mm 2200 circa Larghezza mm 2500 circa Altezza mm 2000 circa   NB. La macchina può essere composta a seconda delle esigenze del cliente

Il Futuro del Vino e il Suo Packaging: Innovazione e Sostenibilità

Il Futuro del Vino e il Suo Packaging: Innovazione e Sostenibilità

Il mondo del vino, in costante evoluzione, sta percorrendo un cammino affascinante e sostenibile, in cui la tradizione si coniuga con l'innovazione.

Marchesi Frescobaldi apre le porte delle sue tenute nella realtà virtuale

Marchesi Frescobaldi apre le porte delle sue tenute nella realtà virtuale

L'azienda vitivinicola toscana Marchesi Frescobaldi ha stretto una partnership con AQuest, società del gruppo WPP e parte del network Ogilvy, per sviluppare un’esperienza immersiva di realtà virtuale unica nel settore del vino.

Legislazione del vino

ENRICO SERAFINO PRESENTA IL PROGETTO PER L’OTTENIMENTO DELL’ISCRIZIONE DELLA VARIETÀ PINOT MEUNIER AL CATALOGO VITICOLO PIEMONTESE

ENRICO SERAFINO PRESENTA IL PROGETTO PER L’OTTENIMENTO DELL’ISCRIZIONE DELLA VARIETÀ PINOT MEUNIER AL CATALOGO VITICOLO PIEMONTESE

Il 4 dicembre scorso, nella sede storica di Enrico Serafino a Canale, è stato ufficialmente presentato il “Progetto sperimentale Enrico Serafino per l’ottenimento dell’iscrizione della varietà Pinot Meunier al catalogo viticolo regionale del Piemonte” alla presenza dell’Assessore regionale Marco Protopapa e dell’Istituto di Istruzione Superiore di Stato Umberto I di Alba rappresentato della dirigente scolastica Antonella Germini.

<Afferma Nico Conta, presidente della Enrico Serafino -  Anche alla luce dello sviluppo della denominazione Alta Langa docg, riservata esclusivamente al metodo classico, ci sembra importante dare alla nostra regione un’ulteriore opportunità di sviluppo.>> Si tratta di un progetto di lungo periodo, fortemente voluto da Kyle Krause, proprietario di Enrico Serafino, da sempre impegnato nella comunità locale. Infatti, l’investimento sarà interamente sostenuto dall’azienda che si farà anche carico di tutte le attività, dalla progettazione del vigneto sperimentale sino al risultato finale che sarà poi disponibile per tutti i viticoltori piemontesi. In questo percorso Enrico Serafino ha coinvolto la Regione Piemonte, titolare delle competenze per quanto riguarda il catalogo viticolo, e l’Istituto di Istruzione Superiore di Stato Umberto I di Alba, quale ente certificato di ricerca per la conduzione delle microvinificazioni sperimentali. Durante l’incontro, mosso dal desiderio di dare, insieme ai funzionari presenti, un aiuto concreto, l’Assessore regionale Marco Protopapa ha sottolineato come la Enrico Serafino ha avuto il coraggio di osare dichiarando: <>>. Il progetto si sposa bene con la filosofia dell’Istituto Enologico e la dirigente scolastica Antonella Germini si dichiara orgogliosa della sua mission: <<emancipare i vignaioli da quel secolare empirismo che è nemico di ogni progresso>> di cui una delle espressioni più evidenti è l’attività di ricerca applicata. Nel suo intervento tecnico il Dott. Cellino ha spiegato l’iter burocratico per l’iscrizione di un nuovo vitigno al catalogo viticolo regionale. Questo si compone della raccolta dei dati sperimentali per almeno tre campagne agrarie, seguita dalla validazione anche attraverso il tavolo vitivinicolo regionale. Al termine di questa prima fase potrà avvenire l’iscrizione “in osservazione” che da inizio all’impianto di vigneti in scala maggiore, comunque, sempre soggetti a valutazione scientifico-sperimentale. La sperimentazione Il Dott. Malerba ha descritto i primi passi del processo raccontando che nel corso del 2023 sono stati individuati due siti, uno ad Alba a 150 m s.l.m con esposizione a est, e uno a Cerretto Langhe a 520 m s.l.m. con esposizione a ovest, entrambi già piantati a Pinot Nero. Il primo, localizzato nei vigneti dell’istituto Enologico, fa parte degli impianti sperimentali degli inizi degli anni 90 per il progetto Alta Langa; il secondo è di proprietà della Enrico Serafino ed è iscritto alla docg Alta Langa. Nel mese di giugno 2023 sono state innestate gemme di Pinot Meunier, clone Entav 865, provenienti da un vivaio francese specializzato nelle selezioni della Champagne. Il Professor Emaneule Fenocchio spiega che a partire dalla primavera 2024 le due tesi saranno oggetto di verifiche e confronti dal punto di vista di: fenologie, caratteristiche agronomiche di fertilità e peso dei grappoli, produzione per ceppo e maturazione delle uve. Nelle successive tre vendemmie si svolgeranno le rispettive microvinificazioni sperimentali. Queste ultime verranno effettuate dall’Istituto Umberto I per la valutazione delle caratteristiche enologiche. I dati rilevati saranno poi sottoposti, presumibilmente ad inizio 2027, al Tavolo Vitivinicolo Regionale per la validazione e per la prima iscrizione ufficiale come vitigno in osservazione e successivamente per quella definitiva. Il Pinot Meunier Questo vitigno è oggetto di molte attenzioni nella zona della Champagne, anche a causa della sua reazione positiva al cambiamento climatico in termini di qualità delle uve. In questa denominazione la superficie ha ormai raggiunto lo Chardonnay con circa 10.600 ha. In Italia è poco presente (50 ha circa) poiché autorizzato solo nella Provincia di Trento e in Lombardia. Nelle altre regioni è vietato, non essendo mai stato eseguito l’iter tecnico-scientifico per la verifica dei comportamenti agronomici ed enologici sui territori. La sua caratteristica fenotipica più evidente è l’estrema presenza di peli bianchi sugli apici e foglie che sembrano impolverate di farina da cui il nome Pinot del mugnaio. Le fenologie non si discostano tanto dal genitore Pinot nero ma il leggero ritardo sul germogliamento e l’abbondante peluria lo rendono più resistente alle gelate primaverili che sono uno degli effetti del cambiamento climatico. Dal punto di vista organolettico, come spiega l’enologo Paolo Giacosa, il Meunier si caratterizza per un quadro aromatico molto ricco nei toni degli agrumi e in particolare del bergamotto e talvolta dei frutti rossi. Un aspetto molto interessante è dato dallo spessore materico dei suoi vini che conferiscono alle cuvée un’intrigante consistenza fatta di sostanza e succosità. Enrico Serafino: uno sguardo rivolto al futuro La cantina, produttrice di metodo classico dal 1878, ha sempre avuto uno spirito pionieristico e innovatore, come dimostra la sua partecipazione nel lontano 1994 al progetto sperimentale Alta Langa. Oggi, dopo anni di successi della docg, è giunto il momento di rinnovare questa filosofia di approccio che rifugge la semplificazione, da sempre il più grande nemico dell’eccellenza. Enrico Serafino ha fatto proprio lo spirito della ricerca della complessità applicandolo costantemente nel corso della sua storia: non solo si è fatta promotrice di molte innovazioni che vanno dal primo Pas Dosé della denominazione, lo Zero 2004, sino alla prima cuvée ad Affinamento Estremo, lo Zero 140 annata 2005, ma ha rivolto lo sguardo al miglioramento continuo con una visione di insieme invece che focalizzarsi su un unico elemento. Di qui la scelta di operare su oltre 50 parcelle in 41 vigneti di 16 comuni differenti. La distanza tra le parcelle è di 58 km nella direttrice Est-Ovest e 28 km in quella Nord-sud con una differenza altimetrica di 400 metri. Questa variabilità permette di ottenere uve diverse tra loro ma sempre complementari per la definizione ed esaltazione delle proprie nove cuvée Metodo Classico, esclusivamente Alta Langa docg, attualmente disponibili sul mercato. È proprio da questa ricerca della complessità che ha preso avvio il progetto Pinot Meunier. << Alla fine della sperimentazione potremo capire se le caratteristiche di questa varietà, che sembrano ideali per unirsi a quelle del Pinot Nero dell’Alta Langa, confermeranno questa attitudine. – Conclude Nico Conta, Presidente della cantina. - Ora si tratta di attuarla per verificare sul campo.>>

L’APERITIVO SABAUDO DI PLATTI

L’APERITIVO SABAUDO DI PLATTI

La storia di Torino è indissolubilmente legata a quella della nascita dell’aperitivo, vero e proprio rito che si fa risalire al 1786 quando Antonio Benedetto Carpano, miscelando erbe e spezie con il vino moscato, inventò il Vermouth nella sua bottega di fronte a Palazzo Reale e, sicuro della bontà del nuovo prodotto, ne inviò una cesta al re Vittorio Amedeo III.

VINO E SALUTE, BINOMIO POSSIBILE?

VINO E SALUTE, BINOMIO POSSIBILE?

Un confronto franco tra mondo della medicina e del vino, un’apertura importante per confermare che, come in tutti gli aspetti della vita, è la moderazione a fare la differenza. E il vino può fare parte di una sana alimentazione.

Turismo del Vino

FIERA HOSPITALITY 2024: IL BEVERAGE SEMPRE PIU' PROTAGONISTA, GRAZIE A IMPORTANTI ACCORDI

FIERA HOSPITALITY 2024: IL BEVERAGE SEMPRE PIU' PROTAGONISTA, GRAZIE A IMPORTANTI ACCORDI

Grazie ad una serie di importanti accordi, oltre alle cantine presenti nell’area beverage, a Winescape, un viaggio nella tradizione vitivinicola italiana con lo “Spazio Vignaiolo” in collaborazione con il Consorzio Vignaioli del Trentino e Fivi.

Il Beverage è uno dei settori trainanti dell’economia mondiale e Hospitality-Il Salone dell’Accoglienza, la fiera internazionale leader in Italia nell’ospitalità e ristorazione in programma a Riva del Garda dal 5 all’8 febbraio 2024, dedica ampio spazio a questo segmento sia nel percorso espositivo che attraverso un’articolata serie di attività formative. Il mercato della distribuzione nel canale Horeca, in Italia, riveste infatti un ruolo strategico, con 3.800 imprese, oltre 60.000 addetti e 17 miliardi di euro di fatturato. Secondo l’ultimo rapporto Censis-Italgrob, in particolare, il comparto dei distributori bevande nel 2022 ha registrato un risultato positivo, con un +18% di fatturato e una crescita di volumi di circa il 9% rispetto all’anno precedente. Proprio per questo, il padiglione C3 di Hospitality rappresenta una vetrina esclusiva e completa sul mondo delle bevande con grossisti, fornitori e produttori di birra, liquori, acqua, torrefazioni e caffè, cantine, infusi, succhi e bevande analcoliche per offrire le migliori soluzioni del beverage Ho.Re.Ca. e incontrare le diverse esigenze ed i gusti di tutti gli ospiti. E per una panoramica completa e approfondita sull’arte della miscelazione, sulla birra artigianale e sull’enoturismo, il padiglione B4 è interamente dedicato alle aree speciali RPM - Riva Pianeta Mixology, Solobirra e Winescape che ogni anno si arricchiscono di novità e crescono sia nell’offerta espositiva che con eventi e formazione. Grazie alla partecipazione dei Vignaioli Indipendenti nello “Spazio Vignaiolo”, a cura del Consorzio Vignaioli del Trentino in collaborazione con alcune delegazioni locali FIVI - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, l’area Winescape 2024 si presenta ancora più ricca. “Questa partnership, nata lo scorso anno, cresce e si consolida e permetterà ai visitatori della fiera di vivere esperienze sensoriali uniche con i grandi prodotti di qualità del Trentino e non solo. I vignaioli saranno presenti con oltre 120 aziende vitivinicole e porteranno all'attenzione degli operatori ho.re.ca nazionali i vini e il territorio, trasmettendo l'attrattività dei luoghi di produzione”, commenta Alessandra Albarelli, Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi. Lo “Spazio Vignaiolo” ospiterà oltre 125 Vignaioli Indipendenti per incontrare il mondo della ristorazione trentina, veneta e lombarda con banchi di assaggio, incontri, laboratori e degustazioni. Lo spazio vedrà la presenza fissa di 50 aziende trentine, oltre a 25 aziende altoatesine, 25 trevigiane, 25 lombarde che si alterneranno nei quattro giorni di manifestazione. I vini trentini si potranno degustare in tutti i giorni della manifestazione; saranno invece presenti: lunedì 5 febbraio 2024 i Vignaioli dell’Alto Adige; martedì 6 febbraio i Vignaioli di Treviso; mercoledì 7 febbraio i Vignaioli dell’Oltrepò Pavese, per concludere giovedì 8 febbraio con dei banchi d’assaggio territoriali. Per quanto riguarda l’altra area di eccellenza di Hospitality, RPM - Riva Pianeta Mixology, oltre alle consuete proposte di produttori e distributori di grappe, distillati e spiriti e di realtà specializzate negli accessori per il bartending, la proposta sarà arricchita da degustazioni, masterclass gratuite con le aziende e dalla partecipazione dei più esperti e talentuosi mixologist del panorama nazionale e internazionale che si alterneranno nel programma di educational per bartender e professionisti di ristorazione e hôtellerie che si svolgeranno nelle prime tre giornate di fiera. Grazie a grandi maestri, veri e propri ambasciatori della mixology come Samuele Ambrosi, Giorgio Fadda, Lucia Montanelli, Luca Picchi, Leonardo Pinto e Leonardo Veronesi, sarà possibile scoprire le ultime tendenze, strumenti, tecniche di miscelazione e materie prime di qualità, indispensabili per preparare cocktail inimitabili. Interessanti i focus su alcuni ingredienti come rum, grappa e whisky, sempre più utilizzati nei drink e gli approfondimenti sulla miscelazione Tiki e tropicale. L’ultimo giorno di fiera, giovedì 8 febbraio, la RPM Arena si trasformerà nel palco perfetto per il Concorso Nazionale AIBES - Associazione Italiana Barmen E Sostenitori dedicato alle giovani leve degli istituti alberghieri e professionali, che rappresentano il futuro dell’arte della miscelazione e del mondo del bar. Infine, per quanto riguarda Solobirra, l’area di riferimento del comparto brassicolo italiano e internazionale per valorizzare la cultura della birra artigianale, la grande novità di Hospitality 2024 è rappresentata dalla partecipazione della collettiva di birrifici artigianali bavaresi “Bayerisches Bier IGP”, grazie al co-finanziamento del Ministero dell'Alimentazione, dell'Agricoltura, delle Foreste e del Turismo della Baviera, e alla collaborazione stretta da Riva del Garda Fierecongressi con il Bayerischer Brauerbund (Associazione dei birrifici bavaresi). “Oltre ai numerosi eventi, degustazioni e incontri formativi che durante le giornate della manifestazione animeranno la Beer Arena per approfondire i temi più attuali grazie al contributo di mastri birrai, biersommelier e professionisti del settore, quest’anno abbiamo stretto un accordo che rientra nell’ambito del programma per l’export del Ministero bavarese. A conferma della sua declinazione internazionale e di hub di business, a Hospitality porteremo dalla Baviera anche alcuni piccoli birrifici indipendenti con una produzione annua massima di 200.000 ettolitri, che avranno la possibilità di far degustare le proprie birre a buyer italiani in occasione de La Giornata dei Birrifici Bavaresi – Bayerisches Bier IGP di martedì 6 febbraio.” – conclude Giovanna Voltolini, Exhibition Manager di Hospitality-Il Salone dell’Accoglienza.

Torna il Natale dei Cinque Sensi in Cantina Tramin

Torna il Natale dei Cinque Sensi in Cantina Tramin

Venerdì 8 dicembre l'azienda di Termeno accoglierà visitatori e appassionati per una giornata dedicata a banchi d’assaggio, degustazioni guidate e prodotti artigianali locali.

Ponte dell'Immacolata: 5 idee per renderlo speciale, lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino

Ponte dell'Immacolata: 5 idee per renderlo speciale, lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino

Tra luminarie, alberi di Natale e vetrine addobbate, si respira già aria di festa. L’atmosfera incantata entrerà nel vivo con il lungo weekend dell’Immacolata, dedicato a viaggi, relax e regali.

Sostenibilità ambientale

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha affrontato il tema del cambiamento climatico e della sostenibilità

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha affrontato il tema del cambiamento climatico e della sostenibilità

Il 30 novembre, presso la Banca di Asti, si è tenuto un convegno tutto dedicato ai temi delle conseguenze del cambiamento climatico in ambito agricolo e delle ricerche in corso per affrontare la problematica.

Giovedì 30 novembre presso il salone della Banca di Asti si è tenuto il convegno dal titolo “Cambiamento climatico e sostenibilità economica nel settore vitivinicolo” promossa dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e dalla Banca di Asti. “Questa conferenza rappresenta per il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato solo il punto d’inizio di una lunga strada che vogliamo percorrere, il problema c’è e va affrontato. La giornata dimostra come il Consorzio non guardi solo alla promozione ma anche alla tutela del territorio, perché questo tema riguarda e riguarderà tutto il tessuto economico locale nonché la società nel suo complesso” afferma Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Il convegno, moderato da Luca Ferrua, direttore di diverse testate del gruppo Gedi, ha visto protagonista un illustre parterre di ospiti. Luca Mercalli, climatologo e divulgatore scientifico di grande fama, ha aperto la conferenza parlando dell’innalzamento delle temperature che si sta verificando sul nostro pianeta, un fenomeno che sta registrando ormai ogni anno record storici sia nella terraferma, sia nei mari. Conseguenti all’aumento delle temperature sono la riduzione dei ghiacciaci – basti pensare che i laghi alpini si sono ritirati nell’ultimo secolo di oltre il 60% - il verificarsi di fenomeni metereologici estremi come i grandi periodi siccitosi alternati a forti fenomeni alluvionali, la perdita della biodiversità e l’arrivo di alcune specie aliene che disturbano quelle già presenti. “Oggi tutto il mondo guarda al problema del cambiamento climatico con particolare attenzione. Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo ancora la possibilità di agire positivamente per cambiare il nostro futuro e quello del pianeta, ma è necessario che la transizione ecologica venga spinta il più possibile per far in modo che i danni vengano contenuti, e questo problema venga arginato. È possibile virando verso le nuove tecnologie, fermando la cementificazione e facendo una scelta etica nella vita di tutti i giorni” – chiosa Luca Mercalli. Ha poi preso la parola Luigi Bavaresco, professore di Viticoltura all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che ha affrontato il tema relativo al binomio agricoltura e cambiamento climatico. A causa del sostanziale aumento delle temperature e dei periodi siccitosi, si sono registrate alcune lievi variazioni, destinate ad accentuarsi nel corso degli anni, l’anticipazione delle fasi fenologiche della vite e il cambiamento delle caratteristiche organolettiche dell’acino, tra le quali l’aumento del residuo zuccherino nelle uve e la diminuzione dell’acido malico presente nell’acino. Diverse le soluzioni proposte dalle ricerche scientifiche in materia, tra le più importanti: Dal punto di visto genetico, è in corso una sperimentazione per recuperare e sfruttare la variabilità intravarietale di un vitigno per sperimentare il loro comportamento in rapporto al cambiamento climatico. In tal senso, il Consorzio ha da poco dato il via ad AGEBA, studio incentrato sul recupero e la valorizzazione del germoplasma antico della varietà Barbera per sperimentare il suo comportamento in rapporto al cambiamento climatico. La potatura tardiva è un altro strumento volto a posticipare la fase di gemmazione, ed evitare i danni causati dalle sempre più frequenti gelate primaverili. La sperimentazione di trattamenti fogliari in vigneto con biostimolanti a base di idrolizzati nei momenti di maggiore stress termico e idrico della pianta può contribuire poi a mitigare gli effetti negativi dello stress sulla pianta. La manipolazione del DNA delle cellule (TEA) in vitro secondo le necessità richieste può supportare nella creazione di piante resistenti alla siccità e allo stress idrico. Una migliore gestione della chioma e del suolo, attraverso tecniche specifiche quali la pacciamatura, l’utilizzo di compost in vigneto, l’inerbimento dei filari, possono evitare un utilizzo intensivo del suolo. Infine, il professor Mario Fregoni, titolare della Cattedra di Viticoltura presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e attualmente Presidente onorario e membro del Consiglio Scientifico dell’OIV, ha parlato della sperimentazione in corso sulla Vitis Vinifera franca di piede in rapporto alla resistenza agli stress idrici e termici. Interventi da parte della Banca di Asti con la Dott.ssa Cristina Mobiglia responsabile Ufficio Marcketing Imprese che ha parlato dei rischi climatici e ambientali in ottica finanziaria e con il Dott. Francesco Degiovanni, responsabile dell’Ufficio Commerciale della Banca di Asti, che ha concluso il convegno dichiarando il pieno sostegno della Banca alle imprese con diversi plafond dedicati a danni causati da calamità naturali e alle iniziative volte al risparmio idrico e agli investimenti sulle fonti rinnovabili. IL CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI MONFERRATO Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta più di 400 aziende associate e 13 denominazione tutelate

Amore per la natura e attenzione alla sostenibilità: la nuova veste dell’azienda agricola Tenuta Stella è un inno alla vita

Amore per la natura e attenzione alla sostenibilità: la nuova veste dell’azienda agricola Tenuta Stella è un inno alla vita

Tenuta Stella presenta il suo nuovo stile, anche dal punto di vista estetico l’anima delle etichette è sempre più in accordo con i principi della cantina friulana: sostenibilità e rispetto per l’ambiente.

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato affronta il tema del cambiamento climatico per il settore vitivinicolo

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato affronta il tema del cambiamento climatico per il settore vitivinicolo

Il 30 novembre, presso la Banca di Asti, si terrà un convegno tutto dedicato ai temi delle conseguenze del cambiamento climatico in ambito agricolo e delle ricerche in corso per affrontare la problematica.

Vini Naturali

VinNatur Genova 2024: il 21 e 22 gennaio i vini secondo natura incontrano la cucina del territorio

VinNatur Genova 2024: il 21 e 22 gennaio i vini secondo natura incontrano la cucina del territorio

Nei due giorni dell’evento l’area food vedrà protagonisti rinomati chef che nei propri locali propongono una vasta offerta di vini naturali. Ai banchi d’assaggio 93 vignaioli.

Novità dell’edizione 2024 sarà infatti VinNatur Bistrot, area food collocata all’interno dell’evento e coordinata da Simone Vesuviano e Matteo Rebora, chef di Acciughetta. Da quasi 10 anni sia la trattoria sia il ristorante che portano questo nome sono rinomati per le proposte che reinterpretano la cucina di pesce ligure in chiave contemporanea e fantasiosa, attingendo allo studio delle tecniche, agli ingredienti e alle ricette tradizionali, attualizzate e rinfrescate. In questo spazio i visitatori potranno gustare piccoli piatti caldi e freddi in forma di tapas. Nei due giorni si uniranno altri volti noti del panorama ligure, scelti tra coloro che già apprezzano i vini naturali e li propongono nei propri locali: la domenica saranno presenti Matteo Dimoro del Ristorante Ortica e Israel Feller del Boccon Divino, il lunedì Ivan Maniago di Impronta d’Acqua, Simone Circella de La Brinca e Matteo Losio della Trattoria Detta Del Bruxaboschi. A completare l’offerta gastronomica la Torrefazione Lady Cafè, laboratorio artigiano del parmense che seleziona le migliori qualità di caffè provenienti da piccole piantagioni e le lavora con il metodo della tostatura a fiamma diretta, e la cooperativa agricola biologica Valli Unite di Costa Vescovato (AL). I banchi d’assaggio della manifestazione accoglieranno 93 produttori di vino naturale provenienti da Austria, Spagna, Francia e Ungheria e da 18 regioni italiane. La lista completa degli espositori è disponibile sul sito dell’Associazione. Previsti alcuni momenti di approfondimento dedicati ai vini ottenuti da una viticoltura che esegue il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina. Domenica 21 gennaio l’enologo Giacomo Buscioni condurrà una masterclass dedicata ai vini difettati, per insegnare a riconoscerne le caratteristiche più comuni. Nella giornata di lunedì 22 gennaio si terranno invece due tasting condotti da Samuel Cogliati Gorlier, giornalista e divulgatore italo-francese. VinNatur Genova in breve: Quando: domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2024 Dove: Magazzini del Cotone – Porto Antico di Genova Orario di apertura al pubblico: entrambi i giorni dalle 10.00 alle 18.00 Ingresso: 20 euro giornaliero comprensivo di calice per degustazioni e guida dell’evento, 35 euro per entrambe le giornate (ticket acquistabili solo in loco). I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni Info utili per chi arriva in treno: – da Stazione Genova Piazza Principe: 10/15 minuti a piedi – autobus 35 direzione Via Vannucci, discesa Gramsci 2/metrò Darsena oppure linea 1, partendo dalla fermata Marittima/Principe Fs discesa e capolinea in Piazza Caricamento – metropolitana, direzione Brignole, discesa San Giorgio Sito: www.vinnatur.org

NATURALMENTE VINO 2023

NATURALMENTE VINO 2023

Biologico, biodinamico e naturale: sono queste le parole chiave della seconda edizione del format di Torino Wine Week, che racconta un’Italia ricca di coltivazioni vitivinicole alternative Da sabato 9 a domenica 10 dicembre COMBO

VinNatur Genova 2024: la rassegna del vino naturale torna ai Magazzini del Cotone

VinNatur Genova 2024: la rassegna del vino naturale torna ai Magazzini del Cotone

Banchi d’assaggio con 90 produttori da Italia, Austria, Spagna, Francia e Ungheria. A completare l’offerta masterclass di approfondimento e un’ampia area food.

Vino e Distillati

Aperta la prima bottiglia di

Aperta la prima bottiglia di "Castagner Riserva 23 anni"

L’attesa anteprima ieri sera tra gli alambicchi dell'azienda di Vazzola con il talk dello scrittore Francesco Vidotto. Presenti, oltre ai più importanti clienti, tanti imprenditori e i soci del Rotary Club di Conegliano.

«23 anni di vita, anche mia». E’ il leitmotiv che ha accompagnato, ieri sera, l’attesa apertura della prima bottiglia di "Castagner Riserva 23 anni". Un centinaio gli ospiti presenti che hanno vissuto l’emozione di poter degustare, per la prima volta, tra gli alambicchi della Distilleria di Vazzola, un pezzo di storia dell’azienda. Un omaggio al percorso imprenditoriale, compiuto in questi anni, da un fuoriclasse della distillazione come Roberto Castagner. Prodotta in appena 749 esemplari, “Castagner Riserva 23 anni” è il frutto della visione di Roberto Castagner che in 23 anni l'ha coccolata come fosse un bambino, assaggiandola mese per mese e seguendone l’evoluzione. «Le cose belle devono essere condivise - ha detto Castagner -. Qui dentro c’è la vendemmia 1999. Merlot, Cabernet e Pinot Nero, 3 vitigni diversi che hanno vissuto questi 23 anni separati e poi si sono uniti per creare un blend unico, ma mi fermo qui perché non posso raccontarla io. I padri non possono raccontare i figli». «23 anni fa Roberto aveva già pensato a questo progetto - ha spiegato il presidente della Fondazione Italiana Sommelier del Veneto, Raul D'Alessandro - perché ha avuto la lungimiranza e il coraggio di saper aspettare. Brillante, con tonalità ambra e nuance topazio, "Castagner Riserva 23 anni" al naso è caleidoscopica. Un’ouverture di profumi giocata tra note di uva passa, albicocca e arancia disidratata, toni dolci di vaniglia, mandorla e albume d’uovo. La parte scura fa da contraltare con nuance di carruba, mallo di noce e un accenno balsamico. Avvolgente in bocca, chiusura lunghissima con precisi ritorni gusto olfattivi. Interminabile». Presenti all’evento, oltre ai più importanti clienti, tanti imprenditori e i soci del Rotary Club di Conegliano. Lo scrittore Francesco Vidotto, che nel suo ultimo libro, “A ciascuno il proprio Dio”, racconta la sua incredibile vicenda di rinascita, ha condotto un talk sulla letteratura. La serata, iniziata con la visita alla distilleria, è continuata con la cena a base di spiedo tradizionale veneto e si è conclusa con la degustazione di “Castagner Riserva 23 anni” accompagnata dall'eccellente panettone Fabris

Torna a Cervia il Craf Gin Fest

Torna a Cervia il Craf Gin Fest

Appuntamento venerdì 1 dicembre dalle 16.00 alle Officine del Sale con produttori artigianali da tutta Italia, abbinamenti food, masterclass, shopping e tanta musica.

CASONI presenta il GIN TABAR alla CILIEGIA

CASONI presenta il GIN TABAR alla CILIEGIA

La nuova visione di distillato e Ciliegie di Vignola IGP.

Tracciabilità

Trend del Vino in Italia: Analisi dei Mercati dal 20 al 25 novembre 2023

Trend del Vino in Italia: Analisi dei Mercati dal 20 al 25 novembre 2023

Un'analisi approfondita dei trend del vino in Italia rivela interessanti cambiamenti nel comportamento dei consumatori, nuove regolamentazioni governative e sfide emergenti nel settore vinicolo.

1. Generazione Z e il Vino: Un Approccio Diverso La decima edizione dell'analisi dei trend del vino in Italia si intitola "Trovare il bandolo della matassa". I dati presentati da Emanuele Di Faustino di Nomisma indicano un cambio significativo nelle preferenze della Generazione Z. Gli under 25 bevono meno, privilegiando gli Spritz, seguiti dal vino e dai cocktail. Ciò che sorprende è la mancanza di interesse per i piccoli produttori e il terroir. 2. Cambiamenti nella Percezione del Vino La Generazione Z si avvicina al vino in modo unico, focalizzandosi sulla salubrità, sostenibilità e esclusività. Non si interessano particolarmente alla provenienza del vino, ignorando il fascino del terroir. La peculiarità e la rarità del vino, specialmente in edizione limitata o proveniente da collaborazioni di lusso, sono aspetti più rilevanti per loro. 3. Rivoluzione nei Vini Dealcolati Il Ministero dell'Agricoltura italiano ha sorpreso tutti aprendo alle produzioni di vini dealcolati, escludendo però Doc e Igt. La dealcolizzazione può avvenire solo presso distillerie, sollevando preoccupazioni tra i produttori. La decisione è vista come una risposta alle crescenti vendite di vini a basso e nullo tenore alcolico. 4. Crisi del Vino Bianco: Un Problema Globale La World Bulk Wine Exhibition rivela un calo produttivo globale, con una forte domanda di vino bianco. Gli italiani, anticipando il problema, hanno fatto incetta di vino e mosto spagnolo a prezzi competitivi. Il mercato del vino rosso, invece, è in crisi, con sovrapproduzione e prezzi stagnanti. 5. Vino Senza Alcol: Una Tendenza Illegale in Italia Negli Stati Uniti, i vini "NoLo" (senza alcol o a basso tenore alcolico) sono in aumento, rappresentando oltre il 42% delle vendite di vini italiani. Tuttavia, in Italia, etichettare tali prodotti come "vino" è illegale. Questo scenario unico presenta sfide e opportunità per le aziende vinicole italiane. 6. Impatto dellInflazione sui Consumi di Vino L'inflazione e la congiuntura economica negativa stanno influenzando i consumi di vino. Nonostante un aumento del prezzo del vino limitato al 3,1%, i consumatori italiani stanno adottando strategie per affrontare la situazione, con una contrazione dei consumi nei primi 9 mesi del 2023. 7. Cambiamenti nei Comportamenti di Acquisto Le vendite al dettaglio del vino in Italia raggiungono i 65 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2023, in parte a causa dell'inflazione. Gli italiani preferiscono consumare vino a casa, riducendo le opportunità nel settore Horeca. Gli spumanti, soprattutto quelli senza denominazione, sono in crescita, mentre cresce l'interesse degli under 25 per vini no e low alcohol. In un contesto di cambiamenti radicali, il settore vinicolo italiano si trova di fronte a nuove sfide e opportunità, spingendo i produttori a adattarsi per rimanere rilevanti in un mercato in continua evoluzione.

Produzione Mondiale di Vino in Calo del 7% nel 2023

Produzione Mondiale di Vino in Calo del 7% nel 2023

Il Maltempo e i Cambiamenti Climatici Colpiscono l'Industria Vinicola Globale.

Il consumo del vino crolla nel mondo, anche in Italia

Il consumo del vino crolla nel mondo, anche in Italia

Nei primi otto mesi di quest'anno, le quantità di vini fermi e frizzanti italiani acquistati nei principali 12 mercati internazionali, che rappresentano oltre il 60% delle importazioni mondiali di vino, sono diminuite dell'8%. Anche gli spumanti, che avevano registrato una crescita costante negli ultimi dieci anni, hanno subito una diminuzione del 9%.