Infowine2.7:consumi fuori casa, botti, rapporti lavoro

FORMIND: report andamento del mercato dei consumi fuori casa giugno 2015

Il mercato del beverage nel mese fa riscontrare una performance del +0,33% a volumi e del +1,41% a valore, registrando un andamento progressivo dall’inizio dell’anno a volumi del -0,06% e a valore del +1,18%.

Il Mercato del Beverage

Le performance del mese sul territorio in (%):

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Le performance progressive sul territorio in (%):

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Le regioni, rilevazione dell’andamento mensile:
Nw: andamento complessivo: positivo a volume per tutte le regioni tranne la Valle D’aosta e il Piemonte. Positivo a valore per tutte le regioni.
Ne: andamento complessivo: positivo a volume per tutte le regioni tranne il Friuli . Positivo a valore per tutte le regioni.
Centro: andamento complessivo: negative a volume Marche, Toscana, Abruzzo e Sardegna, positive le altre regioni. Positivo a valore per tutte le regioni, tranne le Marche
Sud: andamento complessivo: negativo a volume per tutte le regioni. Positivo a valore per tutte le regioni, tranne Puglia e Basilicata.

I sottocanali in (%) nel mese:

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I fenomeni del mercato
Tramite l’incrocio dei dati del nostro strumento di rilevazione “la Piramide dei Consumi”, strutturato su un campione di circa 5.000 consumatori clusterizzati per fasce di età, sesso, scolarizzazione, professione ed aree geografiche, ed i dati del nostro strumento di rilevazione “Fast Map”, che ci consente di monitorare gli atteggiamenti all’acquisto di 15.000 esercenti distribuiti sul territorio e suddivisi per sottocanali, rileviamo i seguenti comportamenti:

Consumatore:
Il mese di Giugno è stato caratterizzato da un andamento a due velocità, in frenata i consumi nella prima parte del mese in ripresa nella seconda parte. La performance complessiva risulta tuttavia positiva sia a volume che a valore. L’andamento del mese si conferma in linea con quanto previsto dal forecast trimestrale. Il giro di boa di metà anno consente di trarre un primo bilancio: nel complesso il mercato si presenta allineato allo storico in termini di volumi e con circa l’1,5% di crescita a valore, lo scenario si differenzia poi per le diverse categorie merceologiche (dato in abbonamento), presentando notevoli differenze. Come si evince dai dati l’andamento del mese è risultato altalenante in diverse regioni, e particolarmente negativo al centro-sud. Il semestre diluisce queste differenze ma il sud resta l’area critica con un segno negativo, anche se poi va effettuato un distinguo tra le singole regioni (dato in abbonamento). Più omogeneo il dato di crescita a valore che resta negativo nel semestre solo in Sardegna e Puglia a conferma di una risalità dei prezzi, al trade e al consumo.

Per un maggiore approfondimeto si rimanda alla sezione dedicata della Piramide dei Consumi (servizio in abbonamento). Per i sottocanali nel mese rileviamo un’andamento positivo per tutte le tipologie di esercenti a valore, leggermente negativi a volume i bar diurni e notturni. La performance consolida nei sei mesi un andamento progressivo positivo, dei canali Ristorazione ed Intrattenimento , viceversa per il Bar si riscontra un’ andamento ancora negativo. E’ possibile riscontrare l’andamento per categorie merceologiche all’interno del Mindforhoreca (servizio in abbonamento).

Trade:
Rispetto al mese precedente l’andamento dei prezzi risulta in decremento all’acquisto (è possibile riscontrare l’andamento per categorie merceologiche all’interno del Mindforhoreca, servizio in abbonamento) con una perdita in termini di valore, ciò conferma un maggiore ricorso alla leva promozionale soprattutto nei primi quindici giorni del mese. Il circuito ha mantenuto costante il livello di stock, destoccando solo su alcune categorie merceologiche in contrazione nel mese, riteniamo visto l’andamento climatico positivo nella parte finale del mese, che vi possano essere dei buoni spazi per il sell in di periodo. Dal confronto dell’indice TTSI del Forecast del mese e la performance del mercato al consumo rilevata dal Mindforhoreca, viene stimata in +2,67% l’andamento del mercato al sell in degli intermediari che operano sul canale fuori casa (normal trade + cash and carry).

Gli andamenti per categoria merceologica, quote produttori/marchi, referenze e sottocanali sono consultabili all’interno del portale Mindforhoreca (servizio in abbonamento).

Fonte: Formind


Il Mercato delle Botti sembra tenere

Tra i tantissimi settori dell’indotto legato al vino c’è, ovviamente, quello delle botti. In cui il mercato sembra tenere, almeno alla “Fédération des Tonneliers de France”, che registra un 2014 in linea sul 2013, a 342 milioni di euro di fatturato

Tra i tantissimi settori dell’indotto legato al vino c’è, ovviamente, anche quello della produzione delle botti. In cui il mercato sembra tenere, almeno stando ai numeri della “Fédération des Tonneliers de France” (www.tonneliersdefrance.fr/fr/) che registra un 2014 sostanzialmente in linea con il 2013.


“I 51 bottai aderenti alla Federazione hanno prodotto 524.500 botti - si legge in una nota - per un fatturato complessivo di 342 milioni di euro. A perimetro invariato, si osserva sul mercato un andamento stabile con un fatturato costante e un calo del 3% del volume di vendita. L’utilizzo più diffuso di botti di maggiori capacità abbinato ad un’attività in calo sull’emisfero sud e in Cina spiega la lieve diminuzione del numero di unità vendute.

Cresce in particolare l’attività “grandi contenitori”, assicurata da 17 dei 51 aderenti. Nel 2014, sono stati venduti un migliaio di grandi contenitori, per un totale di circa 24 milioni di euro (ovvero il 7% del fatturato complessivo). Grazie alla qualità delle materie prime e al loro know-how fatto di gesti ancestrali e di tecniche tra le più innovative, i bottai francesi - spiega ancora la nota - continuano a godere in tutto il mondo di un’ottima reputazione. Lo dimostra il livello delle esportazioni che rappresentano il 66% della loro attività con un fatturato, nel 2014, di 236 milioni di euro (69%)”. Un mercato internazionale, quello della tonnellerie francese, ma con 5 Paesi che rappresentano l’80% del totale: Francia (che ritrova risultati stabili grazie a una raccolta normale), Stati Uniti (che registrano una buona crescita per il secondo anno consecutivo), Australia, Italia e Spagna.

 

Fonte: Winenews


Carta etica dei barolisti Cia "Colpite chi non paga il giusto"

Dopo le voci sui casi di cooperative in Langa con stipendi da fame Retroscena Un elenco di tutte quelle aziende produttrici di Barolo che rispettano le leggi e lo dichiarano pubblicamente. Firmando una «certificazione etica» per la correttezza nei rapporti tra produttori e lavoratori.

  La Cia di Cuneo scrive ai suoi consociati della zona del Barolo, un centinaio tra gli Il Comuni del disciplinare, per prendere le distanze da chi si serve di dubbie cooperative in vigna. E la risposta è immediata e positiva. «Isoliamo chi fa il furbo» «Sappiamo chi sono i nostri soci e come lavorano. Li abbiamo contattati tutti l'altra sera e dopo 24 ore avevamo oltre 50 adesioni - spiega Igor Varrone, direttore Cia Cuneo -. La Langa è sana. Le aziende agricole talvolta usano cooperative a cui pagano il giusto ed è compito degli organi di vigilanza colpire chi non rispetta la legge. Non siamo qui a dire che il fenomeno non esiste, ma in questa zona la percentuale è minima. Chi fa il furbo va isolato, anche perché è un danno d'immagine per le aziende serie». Ecco il perché dell'iniziativa della Cia. Tracciare un confine netto che metta in risalto gli onesti. «La stragrande maggioranza» secondo sindacati e addetti ai lavori. «Sarà perché penso di appartenere a una generazione di contadini vecchio stampo, ma i miei dipendenti sono fissi e tra di noi il rapporto è di reciproco rispetto - dice Elio Altare, di La Morra, baro-lista «storico» -. Ho detto loro: "Vol lavorate e se l'azienda funziona io divido parte degli utili". La Langa è questa e come me fanno tanti amici produttori. C'è chi ha dato loro la casa, chi ci mangia ogni giorno insieme a tavola». Nessuno nega che il personale sia in buona parte straniero. «Queste colline si reggono ormai solo su di loro - interviene Maria Teresa Mascarello dalla cantina di Barolo, erede del papà Bartolo -. Di italiani disponibili ce ne sono pochi. Per me e per molte realtà che conosco il ragionamento è che il lavoro qualificato va giustamente retribuito. I miei dipendenti, tra italiani e stranieri, sono la mia famiglia». Le aziende si dichiarano aperte a ricevere qualsiasi tipo di controllo. Come se già non ce ne fossero. «Arrivano direttamente in vigna con il capitano dei carabinieri e due funzionari dell'Inps, dotati di computer - spiega Claudio Conterno, vicepresidente provinciale Cia -. Chiedono per chi lavorano e se tutto è in regola non si fanno neanche vedere in cantina. Non è così difficile punire chi infrange la legge. La verità è che la Langa del Barolo è in questo senso tra le zone più corrette d'Italia». Una cantina «scrigno» nella zona del Barolo *** r Elio Altare «Voi lavorate e se l'azienda funziona io divido parte degli utili» m' Igor Varrone Il direttore della Cia di Cuneo sostiene «In poche ore 50 adesioni» Claudio Maria Contemo Teresa «Non così Mascarello difficile «I miei punire dipendenti chi infrange sono la legge» la mia famiglia

 

Autrice: CRISTINA BORGOGNO

Fonte: Stampa Cuneo

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