Olio Italiano

L'Italia dell'Olio ha mille facce: da nord a sud, da est a ovest, variano le colture, i metodi, le tradizioni, gli usi alimentari le condizioni pedologiche e climatiche in modo notevole. L'Olio Italiano impiega tecnologie all’avanguardia senza dimenticarsi della ricchezza delle tradizioni e delle specificità locali. Vinievino raccoglie una nutrita scelta di oli per poter valorizzare e apprezzare le tipicità degli oli italiani.

Le zone dell’olio extravergine italiano

Tra le eccellenze produttive italiane un posto di rilievo spetta senza dubbio all’olio extravergine d’oliva, un prodotto che - per le sue particolari caratteristiche - può essere accostato al vino, altra eccellenza nazionale.
Olio e vino sono tra i prodotti più imitati, adulterati e contraffatti; a questa piaga si aggiungono eventi imprevedibili (o quasi), come l’impatto dei cambiamenti climatici e l’attacco di insetti parassiti.
Un passo importante nella tutela della produzione nazionale di olio extravergine d’oliva e di vino è conoscere le principali varietà di cultivar di entrambi i prodotti, distinguendo tra quelle internazionali, ossia quelle che si sono ben ambientate in diverse zone d’Italia, e quelle autoctone, cioè quelle che crescono solo in determinati territori e danno perciò origine a prodotti dalle caratteristiche uniche.

Ecco le principali cultivar autoctone italiane di olio extravergine d’oliva.

Umbria – Moraiolo
Dal Moraiolo, varietà umbra per eccellenza, deriva un olio di qualità elevata, con un’alta quantità di polifenoli e di acido oleico e un basso apporto di grassi saturi, apprezzato per il sentore fruttato con sfumature di amaro e piccante.

Toscana – Frantoio
Tra le numerose cultivar della Toscana merita di essere citato il Monovarietale Frantoio, un olio denso e aromatico, con colori verde scuro e venature dorate. All’olfatto sentiamo netta l’oliva, l’erba fresca, il carciofo, con una nota pungente e vegetale.; al gusto ritornano il sapore netto di oliva, il carciofo, la nota di erba fresca e di mandorla, il vegetale e il piccante.

Puglia – Coratina
La Coratina, originaria della città di Corato, è una cultivar di olivo tipica della Puglia e coltivata in tutto l'agro del Nord Barese. L’extravergine ottenuto da questa varietà di olive, generalmente impiegato in blend, inizia a essere apprezzato anche in versione monovarietale è un olio giallo-verde dal sapore molto intenso e fruttato, leggermente amaro per l'alta concentrazione di oleuropeina e tipicamente piccante per l'alta concentrazione di polifenoli.

Emilia Romagna – Nostrana di Brisighella
L’extravergine della zona di Brisighella – in provincia di Ravenna – è stato il primo in Italia a ottenere nel 1996 la Denominazione di Origine Protetta. La maturazione è medio-tardiva e leggermente scalare, la resa in olio è di eccellente qualità, molto fine e con intenso aroma di fruttato erbaceo.

Marche – Ascolana Tenera
L’Ascolana Tenera, preziosissima perché rara e delicata, oltre ad essere consumata come prodotto da tavola, può essere utilizzata anche come varietà da olio, con ottimi risultati. Se ne ottengono oli armonici ed equilibrati, dal fruttato leggero con lievi note di erba fresca e foglia di pomodoro appena accennata.

Lazio – Itrana
Varietà tipica del Basso Lazio, conosciuta anche come “oliva di Gaeta”. Le olive di Itrana hanno una maturazione molto lunga che le rende ottime come olive sia verdi sia nere. La produzione di extravergine, abbastanza recente, ha sorpreso per la sua capacità di dare oli dal carattere complesso, con netti sentori di pomodoro a media maturazione e piacevoli note erbacee e talvolta balsamiche.

Abruzzo – Dritta
La Dritta è una coriacea cultivar diffusa soprattutto nelle province di Pescara e Teramo. Rappresentando solitamente la base degli oli extravergini della Dop Aprutino-Pescarese. L’olio è fruttato marcato, moderatamente piccante, un piacevole retrogusto mandorlato e note di carciofo o erba tagliata.

Molise – Gentile di Larino
La Gentile di Larino è la varietà più diffusa nel Molise. Le sue origini sono molto antiche: sembra che sia stata la prima cultivar ad essere coltivata nel territorio di Larino; nel corso della sua lunga storia si è poi diffusa soprattutto nella fascia adriatica. Da questa varietà hanno origine oli che si distinguono per le note vegetali e per il carattere delicato.

Sardegna – Bosana
La Bosana è particolarmente diffusa in tutte le aree a vocazione olivicola del centro e del nord della Sardegna. L’olio si presenta giallo oro con riflessi verdolini, elegante fruttato di media intensità di tipo erbaceo in grado di sorprendere il palato per il suo gusto fresco e per le punte amare e piccanti in armonia.

Campania – Ortice
Chiamata anche “olivona”, l’Ortice è presente in diverse aree della Campania, anche se il suo areale tipico è la provincia di Benevento. L’olio che si estrae da queste olive è caratterizzato da sensazioni di fruttato di medio-alta intensità, sensazioni vegetali intense e note aromatiche accentuate. Oltre al sentore di foglia di ulivo e di erba fresca, spicca la nota di foglia di pomodoro intensa e persistente. Amaro e piccante decisi ma che ben si uniscono a tutte le note aromatiche.

Basilicata – Majatica
Varietà forse più famosa come oliva da mensa, diffusa soprattutto nella zona interna del Basento e nella provincia di Matera, dà pure oli interessanti. L’extravergine che ne se ottiene è solitamente un fruttato medio con delicate note di erba falciata, carciofo, mela e mandorla.

Calabria – Carolea
La Carolea è una delle principali varietà della Calabria, pur essendo diffusa in tutto il meridione d’Italia. Utilizzata sia come cultivar da mensa che da olio, la Carolea è presente soprattutto nella zona di Lamezia Terme ed è alla base (per almeno il 90%) di una delle quattro DOP regionali, denominata appunto Lametia. Il prodotto è di ottima qualità: giallo con riflessi verdi, mediamente fruttato con sentori di mela, mandorla, carciofo e sfumature d'amaro, di piccante ed erbacee, a bassa acidità.

Sicilia – Tonda Iblea
La Tonda Iblea è una cultivar autoctona siciliana che cresce tipicamente nell'area orientale dell'isola, in particolare nelle province di Messina, Catania e Siracusa. Per molto tempo questa varietà è stata un'oliva esclusivamente da mensa; negli ultimi tempi si è iniziato a usarla anche per la produzione di olio extravergine. Nel prodotto si rileva innanzitutto un fruttato di oliva piuttosto intenso, accompagnato da un bouquet di sentori molto variegati come pomodoro, mandorla, carciofo, erba tagliata ed erbe aromatiche. Il gusto è molto armonico e vede la presenza prevalentemente di dolce e piccante, mentre molto leggero è l'amaro.