Ristoranti Udine

Piccola Trattoria 
San Mauro

Ti trovi al centro dell'Azienda Agricola San Mauro.

Qui da noi puoi gustarti un sano taglio di vino, goderti il panorama delle Alpi Giulie Orientali... ed assaggiare la nostra cucina.
Ci piace farTi sapere; che vini, salumi, prodotti da forno, paste e dolci sono da noi scelti e preparati in perfetto accordo con le migliori tradizioni culinarie regionali.

Ristorante Argentino Accademia Dell'Asado

Accademia dell'asado a Pradamano di Udine, un locale dove stuzzicarsi l'appentito con deliziosi piatti della cucina argentina, il tutto contornato da vini argentini e italiani che daranno vigore alle pietanze.

Hostaria Alla Tavernetta

Situata in un accogliente caseggiato del centro storico, l'Hostaria alla Tavernetta, offre l'atmosfera familiare dei ritrovi nostrani. Qui Roberto Romano e sua moglie, Giuliana Petris, affiancati in cucina dallo chef Antonio Mereu e coaudiuvati dal figlio Matteo, gestiscono con entusiasmo e professionalità, affinata da anni di esperienza, questo splendido locale.

Il ristorante, oltre al salone al piano terra dove trovano ospitalità una cinquantina di persone, offre due curatissime sale al piano superiore, adatte a cene private o a colazioni di lavoro, ma la vera sorpresa è la deliziosa terrazza che può ospitare, per una serata magica all'ombra del Duomo, fino a venti persone.

Nel salone a pranzo, la luce che filtra dalle finestre si posa su oggetti che rievocano atmosfere di un tempo passato. Il bellissimo bancone in legno con gli scaffali a specchio, il caminetto, gli archi e le colonne della vecchia osteria. Tutto è reso più accogliente dal pavimento in legno, dalle bottiglie di vino stipate in ogni angolo con apparente casualità, dai fiori freschissimi che danno all'ambiente un tocco di classe in più.

Nelle fredde serate invernali, invece, il cliente potrà trovare posto davanti all'accogliente caminetto acceso, deliziando il proprio palato con i piatti tipici della tradizione friulana, legata ai prodotti di stagione. La cantina offre altresì una vasta scelta di vini regionali, nazionali ed alcune perle estere per i boccati più esigenti. Le bollicine non mancano, come un buon Franciacorta per l'aperitivo, ma la lista dello champagne è, per scelta, ristretta solo a richiesta.

Trattoria La Vedova

L'amore per i dettagli è evidente: colori dai toni pacati, arredi d'epoca ed il tepore del "fogolâr". Ogni particolare è stato pensato per rendere l'ambiente accogliente, senza rinunciare ai moderni comfort e sempre in un clima di cordiale ma discreta ospitalità, lasciandosi avvolgere dal tepore e rapire dalla magia e dal profumo della legna che arde.

Il caldo fogolar vi accoglie diffondendo i suoi profumi. Le sale piccole e colme di oggetti di famiglia vi faranno partecipi della nostra storia e delle nostre passioni. In estate vi potrete rilassare mangiando in giardino circondati da fiori e piante secolari.

Trattoria Da Toni

Gradiscutta è un piccolo paese immerso nel verde della campagna friulana, quieto e solitario.
Qui Aldo Morassutti ha piantato la vivace bandiera della gastronomia friulana sull'osteria che il padre Toni e la madre Palmira avviarono quando tornarono nel 1928 dal Canada - dov'erano emigrati 15 anni prima - col fermo proposito di rientrare al paese appena messo da parte i soldi per la casa.
Quando venne il momento, con la collaborazione della moglie Lidia, Aldo incominciò a guarnire con pazienza quello che stava per diventare il suo fortilizio gastronomico ritoccando le ricette tradizionali della cucina friulana: minestre di verdura, anitre allo spiedo, cacciagione, grigliate e la mitica polenta, base primordiale della mensa contadina.
Con gli anni l'osteria mantiene la vecchia rotta, l'ambiente si ingrandisce: all'esterno, verso la braida, un prato verde smeraldo, i salici chinati sul ruscello.
Al centro di uno dei due saloni il "fogolar" dove si cucina alla brace, e dove Albano e Monica accolgono gli ospiti con il garbo e lo stampo tipico dei friulani, schivo ma anche schietto e generoso.
Con la bella stagione si mangia sotto il portico che da sul giardino, al cospetto di due alberi di pero secolari e sculture d'autore di Giorgio Celiberti.
Accanto al ristorante trovi la cantina fornitissima con bottiglie di produttori eccelsi e annate straordinarie, friulane e non, ed una selezione di vini locali sotto V insegna del "Camarin".
Qualche volta Morassutti, con il suo giovane chef Roberto Cozzarolo, si allontana dal locale perché la sua cucina viene reclamata altrove, in occasione di qualche evento importante (Germania, Svizzera, Austria, Canada, Stati Uniti, Argentina, Cina gli ultimi).
Oppure celebrano avvenimenti particolari quali l'Asparagus, manifestazione con cadenza biennale per la valorizzazione dell'asparago friulano, le cene dell'oca, le cene della "rènghe" e del baccalà.
Dopo aver scoperto i sapori ed i profumi della cucina si possono visitare il Museo del Vino, presso la Cantina Vigneto Pittaro a Codroipo, la Base dell'Aeronautica Militare dove hanno sede le famose Frecce Tricolori o l'antica residenza dogale di Villa Manin, il parco del Tagliamento nella maestosità del suo ambiente naturale o il parco delle risorgive a Codroipo.

Il Vitello d' Oro

Il 27 gennaio 1849, "Il Friuli" pubblicava un trafiletto pubblicitario del Trattore del Vitello d' Oro, con il quale si avvisavano i clienti che per una lira avrebbero avuto un pranzo composto di "minestra, alesso con verdura, rosto, cacio con frutta, pane e vino...".
E' il primo documento ufficiale che testimonia l' esistenza di questo ristorante. Il ristorante attuale fa parte di un edificio del primo Ottocento e poggia in parte sulla seconda cinta muraria della città, risalente al XIII secolo. Il locale è a pochi metri dalla magnifica piazza San Giacomo,il cuore della città. Per raggiungere la piazza si passa davanti alla pescheria, costruita agli inizi del 900, in puro stile liberty, facendo da sfondo al giardino.
L' elegante arredamento in legno rende calde ed accoglienti le sale interne. Il locale può disporre di 70 posti nel salone, suddiviso in 3 zone, una delle quali ospita il fogolar ed altri 20 nella saletta riservata. D'estate vanta il più bel giardino di Udine per mangiare all' aperto.
Ad accogliervi troverete il patron Antonio Sabinot insieme alla moglie Gigliola ed al figlio Gianluca, che si occupa anche dell' accurato e attento servizio dei vini.

Caffè Contarena

Il ristorante del Contarena trova spazio nella sala più grande dell'edificio caratterizzata da splendidi dipinti a muro, stucchi e decori che risaltano grazie alla luce che entra dalle ampie vetrate.
La creatività della cucina del Contarena è affidata alle mani del giovane chef Daniel Mezzolo. Le proposte sono tante mentre il menu si differenzia tra pranzo e cena. Tra le proposte del “lunch” tante insalate che possono diventare piatto unico arricchite con carne e pesce e poi un assortimento di primi e secondi per un pasto veloce e leggero prima di tornare al lavoro.
La sera invece il menu si arricchisce di proposte più varie e ricercate, da abbinare con un bicchiere di vino scelto tra la ricchissima lista che offre il wine bar del Contarena.

Ristrante Agli Amici

Antica Trattoria Sguazzi

Il maiale fiorone
Il Re della tavola è il maiale fiorone. Capo-branco, nasce e viene allevato in Friuli. Viene alimentato con cereali di propria produzione e latticello di latteria turnaria pedemontana. Venendo abbattuto nel "fiore" della sua crescita (quando non è più porchetta ma non ancora maiale), dalle sue carni non si potranno più ricavare i prosciutti che poi verrebbero stagionati 24-36 mesi e per cui verebbe principalmente allevato. Ovviamente il contadino non è molto contento quando lo priviamo del pezzo più pregiato della stalla, tuttavia ciò ci permetterà di assaggiare delle carni veramente uniche per la delizia del nostro palato.

Osteria di Tancredi

Nel cuore di San Daniele l'Osteria di Tancredi si distingue per la sua magica atmosfera dove, iniziando dal dolce e rinomato prosciutto crudo del Friuli.

Nel cuore di San Daniele l'Osteria di Tancredi si distingue per la sua magica atmosfera dove, iniziando dal dolce e rinomato prosciutto crudo, potete degustare gli autentici sapori della tradizione friulana, con il salame di casa, i gustosi formaggi, la trota affumicata, lo speck e assaggiare i piatti della nostra cucina, come gli gnocchi di mele, i tagliolini alla San Daniele, le zuppe, il coniglio alle erbe, il frico con le patate, i dolci fatti in casa e molte altre specialità preparate con cura secondo antiche ricette. Dagli scaffali potrete scegliere personalmente le bottiglie di vino che desiderate degustare, spaziando tra le migliori aziende vinicole della nostra regione.

Ristorante Dal Diaul

Questo ottimo ristorante dal nome scaramantico, Dal Diaul, quasi volesse tener lontani gli spiritelli maligni che oltre due millenni or sono popolavano le saghe dei Celti, se ne sta in una vecchia casa di paese della Bassa Friulana, sperso tra la montagna ed il mare e avvolto, d'inverno, da una leggera nebbiolina, che lo rende ancora più affascinante e carico di mistero. In realtà, Dal Diaul, oggi che quegli spiriti più non s'aggirano per la campagna friulana, altro non è che il minuscolo, e qui è proprio il caso di dirlo, magico regno di Luciano Odorico.

Trattoria Paradiso

Paradiso. Fascino, intimità, senso della storia, interesse artistico possono forse essere trovati in un piccolo borgo rurale, sperduto nella vasta pianura della Bassa friulana? A Paradiso sì. Capita spesso di incontrare in questo luogo persone che vengono da grandi metropoli alla ricerca di una dimensione meno spersonalizzante e meno vuota: da questo villaggio, tutti vengono ìmmediabilmente conquistati poichè l'architettura spontanea del borgo rurale diventa parte del paesaggio evocando l'espressione più sincera della cultura e dello sviluppo di un popolo. Paradiso è una frazione del comune di Pocenia, facilmente raggiungibile dalla ss353 nel tratto che collega l'abitato di Castions di Strada a Muzzana, nella cosidetta "zona delle risorgive". Documenti storici comprovano l'esistenza di un nucleo abitativo di nome Paradiso o "Paravisi" fin dal Medioevo, ma è solo con l'arrivo della nobile famiglia dei Caratti, nel 1600, che il borgo assume una decisa impronta strutturale e una precisa organizzazione di tipo rurale. All'origine del singolare appellativo vi sono state probabilmente le particolari caratteristiche ambientali dell'area che essendo caratterizzata da abbondanti acque correnti garantivano un sicuro rifugio per flora e fauna di diverso genere e al contempo mantenevano lontano grandi piaghe come la malaria e la pellagra. I Caratti, inoltre, diedero inizio a quella pioneristica attività di sistemazione fondiaria che li vedeva protagonisti assieme alle famiglie dei Savorgnan, Frangipane e Badoer delle prime opere di bonifica del Basso Friuli. La struttura dei borgo nasce e si sviluppa in seguito all'esigenza di costruzione ed ampliamento della proprietà, in funzione dello sfruttamento agricolo. Quindi gli edifici servono allo stoccaggio di vettovaglie, alle dimore dei coloni, alle stalle per l'allevamento del bestiame. Paradiso si sviluppa su due assi ortogonali: dalla linea verticale trae impostazione l'intera struttura abitativa, mentre l'ordinamento ortogontale suddivide il paese in tre parti, comprendenti la chiesa e lo spazio collettivo riservato ai residenti, la villa padronale ed il parco. Le costruzioni rustiche, sviluppate secondo la schema classico della casa rurale della Bassa friulana, presentano abitazione, fogolar, stalla separata con fienile e corte interna. Particolare la struttura della chiesa, intima e raccolta al suo interno, costruita verso la fine del Seicento e denominata "La Rotonda" perché si erge su una base circolare. Il suo aspetto iniziale venne parzialmente modificato nel 1 800, con l'aggiunta del presbiterio e la sostituzione della primitiva cella campana a vela con l'attuale campanile. Attualmente è in corso una ristrutturazione dell'edificio sacro che riconsegnerà a Paradiso uno dei suoi gioielli, riportato allo splendore iniziale. Elemento di spicco nella struttura del paese è la villa Caratti, fabbricato dominicale a corpo doppio, realizzato per successive aggiunte e trasformazioni, dal 1691 al tardo Ottocento. Evidente è la connotazione stilistica di stampo neoclassico della facciata principale. Le pertinenze della villa dominicale comprendono orto botanico, giardino formale e una serra di pregevole fattura estetica. Nove sono gli ettari dell'area verde ornamentale, cesellata da aiuole dai disegni precisi e ricca di diverse specie vegetali che riflettono un pregevole senso estetico e imprimono un alto grado di preziosità botanica. Un altro edificio di interesse è senza dubbio la Villa de' Giudici, attualmente di proprietà della famiglia Veritti, posta sulla direttrice che porta allo stabilimento delle acque minerali della Fonte Corte Paradiso, testimonianza moderna dei valore ambientale della zona e della purezza dell'acqua in particolare. Nonostante le generali condizioni di abbandono, infine, il fascino e la bellezza dei borgo si possono concretamente apprezzare entrando nella Trattoria "al Paradiso", eccellente esempio di ristrutturazione di una casa rurale, eseguita seguendo scrupolosi criteri di recupero architettonico.