Via S. Ermacora, 1
33050 Pocenia (Udine)
Italia
Paradiso. Fascino, intimità, senso della storia, interesse artistico possono forse essere trovati in un piccolo borgo rurale, sperduto nella vasta pianura della Bassa friulana? A Paradiso sì. Capita spesso di incontrare in questo luogo persone che vengono da grandi metropoli alla ricerca di una dimensione meno spersonalizzante e meno vuota: da questo villaggio, tutti vengono ìmmediabilmente conquistati poichè l'architettura spontanea del borgo rurale diventa parte del paesaggio evocando l'espressione più sincera della cultura e dello sviluppo di un popolo. Paradiso è una frazione del comune di Pocenia, facilmente raggiungibile dalla ss353 nel tratto che collega l'abitato di Castions di Strada a Muzzana, nella cosidetta "zona delle risorgive". Documenti storici comprovano l'esistenza di un nucleo abitativo di nome Paradiso o "Paravisi" fin dal Medioevo, ma è solo con l'arrivo della nobile famiglia dei Caratti, nel 1600, che il borgo assume una decisa impronta strutturale e una precisa organizzazione di tipo rurale. All'origine del singolare appellativo vi sono state probabilmente le particolari caratteristiche ambientali dell'area che essendo caratterizzata da abbondanti acque correnti garantivano un sicuro rifugio per flora e fauna di diverso genere e al contempo mantenevano lontano grandi piaghe come la malaria e la pellagra. I Caratti, inoltre, diedero inizio a quella pioneristica attività di sistemazione fondiaria che li vedeva protagonisti assieme alle famiglie dei Savorgnan, Frangipane e Badoer delle prime opere di bonifica del Basso Friuli. La struttura dei borgo nasce e si sviluppa in seguito all'esigenza di costruzione ed ampliamento della proprietà, in funzione dello sfruttamento agricolo. Quindi gli edifici servono allo stoccaggio di vettovaglie, alle dimore dei coloni, alle stalle per l'allevamento del bestiame. Paradiso si sviluppa su due assi ortogonali: dalla linea verticale trae impostazione l'intera struttura abitativa, mentre l'ordinamento ortogontale suddivide il paese in tre parti, comprendenti la chiesa e lo spazio collettivo riservato ai residenti, la villa padronale ed il parco. Le costruzioni rustiche, sviluppate secondo la schema classico della casa rurale della Bassa friulana, presentano abitazione, fogolar, stalla separata con fienile e corte interna. Particolare la struttura della chiesa, intima e raccolta al suo interno, costruita verso la fine del Seicento e denominata "La Rotonda" perché si erge su una base circolare. Il suo aspetto iniziale venne parzialmente modificato nel 1 800, con l'aggiunta del presbiterio e la sostituzione della primitiva cella campana a vela con l'attuale campanile. Attualmente è in corso una ristrutturazione dell'edificio sacro che riconsegnerà a Paradiso uno dei suoi gioielli, riportato allo splendore iniziale. Elemento di spicco nella struttura del paese è la villa Caratti, fabbricato dominicale a corpo doppio, realizzato per successive aggiunte e trasformazioni, dal 1691 al tardo Ottocento. Evidente è la connotazione stilistica di stampo neoclassico della facciata principale. Le pertinenze della villa dominicale comprendono orto botanico, giardino formale e una serra di pregevole fattura estetica. Nove sono gli ettari dell'area verde ornamentale, cesellata da aiuole dai disegni precisi e ricca di diverse specie vegetali che riflettono un pregevole senso estetico e imprimono un alto grado di preziosità botanica. Un altro edificio di interesse è senza dubbio la Villa de' Giudici, attualmente di proprietà della famiglia Veritti, posta sulla direttrice che porta allo stabilimento delle acque minerali della Fonte Corte Paradiso, testimonianza moderna dei valore ambientale della zona e della purezza dell'acqua in particolare. Nonostante le generali condizioni di abbandono, infine, il fascino e la bellezza dei borgo si possono concretamente apprezzare entrando nella Trattoria "al Paradiso", eccellente esempio di ristrutturazione di una casa rurale, eseguita seguendo scrupolosi criteri di recupero architettonico.
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