Nella settimana dal 8 al 13 gennaio 2024, analizziamo il trend del vino in Italia e nel mondo, con un'occhiata ai consumi, alle richieste, ai nuovi prodotti e ai nuovi produttori che stanno influenzando il mercato.

Il Prosecco Doc, noto per la sua eccellenza, non è riuscito a eguagliare il record del 2022, quando vennero vendute 638,5 milioni di bottiglie. Nel 2023, le cantine tra il Veneto e il Friuli hanno imbottigliato e consegnato al mercato 616 milioni di confezioni, per un valore compreso tra 2,7 e 2,8 miliardi di euro. Questo rappresenta una contrazione del 3,5% rispetto all'anno precedente, che scende al 2% escludendo i tipi rosé. Nonostante la flessione, il Prosecco Doc rimane la denominazione enologica italiana più importante, con una vasta estensione da Vicenza a Trieste.

Inflazione, Crisi Internazionale e Vendemmia Negativa

Il 2023 è stato un anno difficile per il vino italiano, con l'inflazione, la crisi economica internazionale e una vendemmia deludente. Questi fattori hanno influenzato negativamente i listini del vino nel corso dell'anno. Tuttavia, l'Italia si distingue come l'unico grande produttore internazionale a non aver subito una riduzione nelle esportazioni. Al contrario, la Spagna ha registrato una diminuzione del 4% sia in volume che in valore, mentre la Francia ha ridotto i volumi dell'8% e il valore dell'1%. I paesi extraeuropei come Cile, Argentina e Stati Uniti hanno mostrato flessioni ancora più significative, fino al 30% in volume. Solo l'Australia ha subito una diminuzione del 8%.

La Produzione di Vino in Calo, ma Giacenze Elevate

La produzione mondiale di vino è diminuita in modo significativo nel 2023, con l'Italia che ha registrato una delle annate più scarse degli ultimi decenni, stimata in 39 milioni di ettolitri. Tuttavia, le giacenze hanno raggiunto un livello record di 51 milioni di ettolitri entro il 31 luglio 2023. Questo eccesso di stock in cantina, insieme a una domanda nazionale ed estera non particolarmente dinamica, ha influenzato negativamente i prezzi del vino per la maggior parte del 2023.

Andamento dei Prezzi del Vino nel 2023

La contrazione della produzione e la riduzione degli scambi internazionali hanno caratterizzato il 2023 del vino. Mentre i prezzi dei vini da tavola sono aumentati nell'estate, l'indice Ismea dei prezzi ha chiuso il 2023 con una leggera flessione del 2% rispetto all'anno precedente. Le esportazioni nei primi nove mesi del 2023 sono rimaste stabili in termini di volumi ma hanno registrato un leggero calo dei valori, principalmente a causa del diverso mix di prodotti, con i vini sfusi in aumento del 19% in volume, mentre i vini imbottigliati sono scesi del 5%. Anche il settore degli spumanti ha mostrato un rallentamento, con una diminuzione del 3% in volume rispetto a un aumento del 2,5% in valore.

I Consumatori Rimangono Prudenti

La domanda interna, soprattutto nelle vendite delle Grandi Distribuzioni Organizzate (GDO), non è particolarmente dinamica, con un calo del 3,1% in volume nei primi dieci mesi del 2023, ma con un aumento del 3,1% in valore, spinto dall'aumento dei prezzi. I vini fermi hanno subito una flessione del 4% in volume, mentre gli spumanti sono rimasti stabili o hanno registrato un leggero aumento. I consumatori rimangono prudenti negli acquisti, privilegiando prodotti in promozione o tipologie più convenienti, soprattutto tra gli spumanti.

Iwsr: Calo dei Consumi di Vino & Spirits Potrebbe Essere Congiunturale

Il calo del consumo di vino e alcolici a livello mondiale potrebbe non essere strutturale ma piuttosto congiunturale. Molti attribuiscono questa diminuzione a un ricambio generazionale in cui le nuove generazioni non sostituiscono completamente le vecchie in termini di volumi consumati e a un crescente interesse per uno stile di vita più salutare. Tuttavia, secondo il rapporto Bevtrac dell'Iwsr, questo calo è principalmente legato alle difficoltà economiche, come l'inflazione globale e la mancata crescita degli stipendi, che influenzano in modo più o meno marcato le diverse regioni e paesi.

Tendenza Low e No Alcol: Nuove Opportunità per le Cantine

La tendenza verso bevande a basso o nullo contenuto alcolico sta guadagnando terreno in tutto il mondo. Molte cantine, anche in Italia, stanno esplorando questo nuovo mercato, producendo vini dealcolati per motivi salutistici, di dieta o per guidare in sicurezza. Mentre in Italia la produzione di vini dealcolati è ancora in fase di regolamentazione, molte cantine all'estero stanno capitalizzando su questa tendenza emergente. Cantine italiane come Dr. Fischer-Hofstätter hanno lanciato con successo linee di vini senza alcol, mentre in Francia aziende come Bordeaux Families e Berticot stanno investendo in vini a basso contenuto alcolico. Start-up come Moderato stanno collaborando con grandi cooperative per creare centri di produzione di vini dealcolati di alta qualità. Questa tendenza sembra destinata a crescere, soprattutto tra i consumatori più giovani, che cercano alternative salutari e a basso contenuto calorico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
13/01/2024
IT EN