Il consorzio vini Colli Bolognesi è stato costituito il 2 luglio 1971 su iniziativa di alcuni produttori locali, non ha scopi commerciali, ma si propone unicamente di difendere e tutelare la produzione dei vini DOC, incoraggiare la diffusione dei vigneti idonei all'ambiente, sviluppare iniziare per la conoscenza dei pregi vini prodotti nel comprensorio ed incentivare la valorizzazione commerciale.
Col Decreto del Presidente della Repubblica del 29 luglio 1975 è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata dei Vini “Colli Bolognesi” col relativo disciplinare di produzione riquardante quatro vini bianchi: Sauvignon, Bianco, Pinot Bianco, Riesling Italico, e due rossi: Barbera, Merlot.
Il 12 febbraio 1985 sempre con D.P.R. è stato modificato il disciplinare esistente, inserendo tra i vini tutelati il Pignoletto ed il Cabernet Sauvignon.
Il 1 settembre 1993, con D.P.R., è stato approvato ed inserito nei salvaguardati anche lo Chardonnay.
L'8 novembre 2010, con D.P.R., la Denominazione di Origine Controllata «Colli Bolognesi Classico» Pignoletto, riconosciuta con decreto del Ministero delle politiche agricole del 4 agosto 1997, viene riconosciuta come Denominazione di Origine Controllata e Garantita «Colli Bolognesi Classico Pignoletto».
Con Decreto Ministeriale del 6 giugno 2011 viene modificato il disciplinare di produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata «Colli Bolognesi» con l'inserimento della sotto-zona "Bologna".
La zona di produzione dei Vini Colli Bolognesi comprende solo comuni di collina: in provincia di Bologna l'intero territorio amministrativo dei comuni di Monteveglio, Savigno, Castello di Serravalle, Monte S. Pietro, Sasso Marconi, Marzabotto, Pianoro ed in parte quelli di Bazzano, Crespellano, Casalecchio di Reno, Bologna, S. Lazzaro di Savena, Zola Predosa, Monterenzio.
In provincia di Modena, parte del territorio amministrativo del Comune di Savignano sul Panaro.
