Angelo Peretti torna a occuparsi di vino da una prospettiva radicalmente diversa: quella degli astemi. È infatti in libreria dal 4 novembre il suo “Manuale di autodifesa per astemi”, che inaugura la nuova collana Pamphlet di Edizioni Ampelos.
In Italia, chi non beve vino o altri alcolici, pur rappresentando il quarantacinque per cento della popolazione, viene additato come un’anomalia. Di conseguenza, è fatto oggetto di svariati pregiudizi e di piccole o grandi vessazioni, spesso apparentemente veniali, ma non per questo meno fastidiose: dal “non sai cosa ti perdi” alla pretesa ingiustificata che si debba brindare solo con qualcosa di alcolico; dalla presunzione di gravidanza per le donne che non bevano alla spogliazione dei calici di cristallo dal posto a tavola; dall’accusa di scarsa empatia nei confronti dei colleghi durante gli appuntamenti aziendali di team building, generalmente caratterizzati dall’offerta di alcolici, alla ristrettezza di alternative analcoliche nella ristorazione e nella banchettistica. Giocando le carte dell’ironia, della leggerezza di scrittura e di una militanza giornalistica più che trentennale nel settore del vino, nelle ottanta pagine del suo pamphlet Angelo Peretti sfata gli assurdi e incancreniti luoghi comuni sulla cui base i bevitori di alcolici assillano, più o meno involontariamente, gli astemi. I ventuno capitoli del volumetto prendono le mosse di volta in volta da aneddoti, da ricerche scientifiche, da canzoni, da testi classici o da scritti di narratori moderni. Ne nasce un “Manuale di autodifesa per astemi” che mira da un lato a sostenere le ragioni dei non bevitori e dall’altro ad aiutare i bevitori di vino e i gestori di locali pubblici a prestare maggiori attenzioni ai diritti e alle aspettative dei commensali astemi, nell’intento di migliorare le reciproche relazioni personali, la qualità del servizio e il piacere di una serata conviviale.
Autrice dell’immagine di copertina è Elisa Costa per lo studio Labeldesign.
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