Istituito dalla Guida ViniBuoni d’Italia, edita da Touring Club Italiano, e promosso in collaborazione con Verallia, azienda leader nella produzione di bottiglie ecosostenibili, il premio Premio EcoFriendly è il riconoscimento alle aziende e istituzioni che nell’ambito delle attività di competenza hanno dimostrato una forte attenzione all’ambiente e una marcata sensibilità alle tematiche della sostenibilità, del risparmio energetico e della produzione a basso impatto aziendale.
Una sostenibilità ambientale che spesso si trasforma in una sfida impegnativa ma nella quale Castello di Meleto ha saputo imporsi e risultare così l'EcoFriendly 2016. A Gaiole in Chianti, nel cuore del Chianti Classico, del resto, si lavora nel rispetto della natura per per la tutela del territorio da fin dagli anni ’80 . Il tutto in nome della ricerca di uno stile che rispecchiasse tradizione, carattere e qualità. Castello di Meleto ha espiantato le viti qualitativamente meno pregiate e reimpiantato in aree maggiormente vocate, con particolare attenzione ai vitigni autoctoni quali la malvasia, il canaiolo e il colorino, tradizionalmente utilizzati assieme al sangiovese per ottenere il Chianti Classico. Questo lavoro ha portato oggi a produrre Camboi, un vino IGT composto al 100% da malvasia nera del Chianti.


L’attenzione ambientale
Castello di Meleto ha avviato un progetto di agricoltura integrata che consiste, in particolare, nel: effettuare i trattamenti solo in caso di emergenza fitopatologica, monitorare i principali fitofagi della vite per combatterli senza però intaccare insetti utili ed indispensabili alla vita del vigneto.

Zonazione e parcellizzazione, accompagnate alla bassa resa di produzione per ettaro, assicurano costanza e consistenza qualitativa dei vini.
L’azienda è, inoltre, in attesa di ricevere il Certificato di Agriqualità, come garanzia ulteriore per il consumatore sulla qualità dei prodotti e la salvaguardia dell’ambiente.


Il risparmio energetico
Sul fronte dei consumi di energia, Castello di Meleto si è dotato dal 2008-2009 di un impianto fotovoltaico autonomo di circa 500 mq. posto sui tetti della cantina. L’impianto è in grado di soddisfare l’intero fabbisogno della cantina e di tutti gli uffici aziendali, oltre a consentire un risparmio di emissioni di CO2 di circa 38 tonnellate ed una produzione di “energia pulita” pari a 72.000 kWh/anno. Per coprire completamente il fabbisogno energetico con fonti rinnovabili, l’azienda si doterà di una pompa di calore alimentata dall’impianto fotovoltaico, capace di produrre acqua a 45° C sufficiente per tutte le operazioni di cantina e per il riscaldamento dei locali adibiti ad uffici.Infine, l’introduzione del tappo a vite per un’intera linea di vini (Rosato, Borgaio e Vementino) permette di garantire ottime prestazioni a livello di sostenibilità e riciclabilità.

 

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24/05/2016
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