Regole più stringenti nel protocollo vinicolo 2014 del Conegliano Valdobbiadene. Migliorato il monitoraggio delle malattie verso una viticoltura più green.


Il Protocollo Viticolo vuole Garantire una viticoltura sempre rispettosa dell’ambiente e dell'uomo. «Con questa iniziativa – afferma il presidente del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene, Innocente Nardi - presentiamo qualcosa che va oltre quanto permesso dalla legge italiana ed europea perché introduciamo delle norme ancora più restrittive in materia di prodotti fitosanitari, con l’obiettivo di rispondere a una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente e della qualità della vita. Vogliamo inoltre darci dei tempi e fare in modo che nel giro di quattro o al massimo cinque anni la nostra Docg diventi una denominazione d’avanguardia, simbolo dell’eccellenza italiana e modello economico ed ambientale».

Il progetto, promosso dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, prevede una seria di regole rivolte a tutti i produttori per limitare il più possibile l’uso di prodotti chimici in vigneto. Il protocollo è frutto del risultato di un lavoro di squadra svolto dalla Commissione di Protocollo insieme con la filiera dei produttori e rivenditori di prodotti fitosanitari della zona.
Tutti i soggetti del territorio hanno accolto con attenzione il protocollo in particolare Confagricoltura, CIA, alcuni comuni dell’area e Ulss 7.


Cosa prevede il protocollo vinicolo 2014?
-Messa al bando definitiva dei prodotti fitosanitari di classe molto tossico, tossico e quelli nocivi a maggiore tossicità, compresi quelli a base di Mancozeb e Folpet,
-Messa al bando di altri composti di fascia rossa, con un ulteriore restringimento delle possibilità di applicazione.
-mantenimento di indicazione dell’intervallo di sicurezza, ovvero dei giorni che devono intercorrere fra l’ultimo intervento con il prodotto specifico e la raccolta delle uve, e della fascia di rispetto o «buffer zone» che consente all’utilizzatore di capire i confini e le pertinenze da osservare durante l’intervento fitosanitario per non disperdere il prodotto nelle aree circostanti.
Si intende avviare una lotta ragionata contro tutte le avversità della vite, dalla peronospora all’oidio nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute di chi vi abita. Esso è il risultato di un lavoro di squadra svolto dalla Commissione di Protocollo insieme con la filiera dei produttori e rivenditori di prodotti fitosanitari della zona.
-inserimentocompletato quest’anno anche con le schede agronomiche sulla gestione del suolo, sul diserbo e non diserbo, sulla gestione della chioma, sulla potatura e la carica di gemme e sulla concimazione minerale della vite. Tutte attività che possono garantire lo sviluppo di una viticoltura sostenibile.

Si sono tenute riunioni informative svolte nei comuni della Docg ed il Consorzio di Tutela ha inviato una newsletter ai produttori e organizzato una consegna porta a porta facendo del Protocollo Viticolo l’inserto del suo magazine che verrà distribuito presso tutti i soci viticoltori in 5.000 copie.



Foto da la Primavera del Prosecco


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29/04/2014
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