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Follador Prosecco dal 1769 alla Vinoway Selection 2026, grazie all’unicità del Metodo Gianfranco Follador e allo spumante Nani dei Berti Brut Millesimato DOCG Prosecco Superiore Valdobbiadene 2024.

La storica azienda Follador Prosecco dal 1769 si aggiudica un prestigioso riconoscimento alla Vinoway Selection 2026, per l’unicità del Metodo Gianfranco Follador – Nani dei Berti Brut Millesimato DOCG Prosecco Superiore Valdobbiadene 2024

La Vinoway Selection nasce per dare voce ai vini che sanno raccontare la loro storia, il territorio e la personalità di chi li produce. Ogni assaggio è il frutto di un percorso attento e condiviso, guidato dal rispetto per la cura, la passione e la creatività dei produttori italiani. 

Il 28 novembre, nelle eleganti sale del Castello Monaci Resort, produttori, enologi, sommelier, professionisti e appassionati hanno trasformato la giornata in un vero palcoscenico di emozioni, entusiasmo e condivisione Varie le categorie premiate, all’interno della Vinoway Selection 2026, per celebrare il lavoro e la dedizione di chi dà vita al vino italiano e, tra queste, anche quella per il “Metodo Italiano” dove ha spiccato Follador Prosecco dal 1769.

Premiare il migliore significa valorizzare talento e impegno, trasformando ogni bicchiere in un racconto unico, capace di emozionare chi lo degusta. In questa cornice, lo spumante Nani dei Berti Brut Millesimato DOCG Prosecco Superiore Valdobbiadene 2024 dell’azienda Follador si distingue per il suo carattere armonioso e raffinato, e per la capacità di trasportare chi lo assaggia tra le colline di Valdobbiadene, tra profumi, sfumature e sensazioni che parlano di un territorio vivo e sorprendente.

Ricevere questo premio è una gioia enorme e una conferma del nostro impegno quotidiano per far conoscere la qualità del nostro prodotto e del Metodo Gianfranco Follador®, un mix equilibrio tra tecnica, rigore scientifico, rispetto del frutto, firma stilistica”, dichiara Cristina Follador, Sales and Marketing Manager di Follador Prosecco dal 1769.

Nel panorama del Conegliano Valdobbiadene, dove la tradizione è spesso il primo biglietto da visita, Follador Prosecco dal 1769 si distingue per un approccio coraggiosamente personale, frutto di studio, intuizione e volontà di rinnovarsi restando fedeli all’essenza del territorio. Cuore pulsante di questa visione è il Metodo Gianfranco Follador®, un protocollo tecnico registrato che rappresenta molto più di una sequenza produttiva: è la sintesi evoluta di un pensiero agricolo, enologico e culturale, nato per preservare l’integrità del frutto e restituire al calice la purezza originaria dell’uva. 

L’intuizione è nata da un’esperienza concreta vissuta da Francesca Follador, enologa della cantina, e dal fratello Michele, mente tecnica e progettuale dell’azienda, durante un corso intensivo a Montpellier. In quella settimana di confronto, immersi tra laboratori e modelli produttivi di diversa matrice, emerse con chiarezza una criticità sempre più urgente: l’innalzamento delle temperature stava compromettendo la tenuta aromatica del mosto, rendendo necessario ripensare in profondità alcune fasi della vinificazione. Non bastava intervenire a valle, nella fase della presa di spuma: bisognava agire fin da subito, proprio al momento della pigiatura, quando la materia è più viva e vulnerabile. 

Da questa esigenza è nato un percorso di ricerca tecnica che ha coinvolto anche fornitori specializzati di gas criogenici. Dopo alcuni test con macchinari sperimentali, è stato messo a punto un sistema in grado di abbattere drasticamente l’ossidazione precoce del pigiato: un primo step a temperatura controllata, in assenza di ossigeno, per bloccare l’avvio delle reazioni che danneggiano freschezza e complessità aromatica. A questo segue una crio-macerazione delicata, durante la quale le bucce rimangono a contatto con il mosto per un tempo molto breve ma strategico: quanto basta per estrarre struttura, mineralità, precursori aromatici e tutto ciò che la natura può offrire. Il terzo momento chiave è un affinamento prolungato in autoclave, ben oltre i tempi minimi richiesti dal metodo Charmat, che permette una presa di spuma più lunga e fine, e regala ai vini perlage eleganti, texture cremosa, maggiore profondità al sorso.  

A questi tre passaggi si aggiungono alcune fasi interne mantenute riservate, che completano l’originalità del Metodo e ne custodiscono il carattere distintivo. Il risultato è uno stile riconoscibile, fatto di grande pulizia gustativa, equilibrio naturale, aromi netti ma mai invadenti, capace di raccontare il territorio con una voce moderna e rispettosa. Tutta la produzione della cantina – dai Cru come il Torri di Credazzo, espressione pura della collina più iconica della tenuta, fino alle cuvée a dosaggio zero come XZERO, oggi tra le più apprezzate anche all’estero – nasce seguendo questo metodo, che oggi rappresenta una delle firme più riconoscibili del marchio.  

Ma più ancora che un metodo tecnico, il Metodo Gianfranco Follador® è una dichiarazione di identità. È la volontà di affermare, con discrezione e determinazione, una differenza sostanziale rispetto alla narrazione del Prosecco, grazie ad una gamma di spumanti distintivi, complessi e raffinati, capaci di coniugare il piacere del bere con la cultura del fare.  

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05/12/2025
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