Piazza dei Mosto 15/1
16040 Ne (Genova)
Italia
La Trattoria dei Mosto... esiste dalla notte dei tempi... Sarebbe bello poterlo dire, ma di sicuro sappiamo solo che alla fine dell'800 esisteva già, naturalmente diversa dall'attuale ma c'era.
Era una vera e propria stazione di posta dove si fermavano i viaggiatori di un tempo e avevano a disposizione al pianterreno l'osteria mentre al piano superiore vi erano la trattoria e le camere da letto.
Il tempo è passato, generazioni e frazionamenti ci hanno fatto arrivare alla struttura attuale: solo Trattoria senza camere e osteria separata con altre gestioni . Noi siamo arrivati nel 1989 proprio quando stava finendo un'epoca "gastronomica" quella delle osterie fuori porta: tovaglie a quadretti, vino bianco o rosso, menù di 2 o 3 piatti a secondo di quello che cresceva nell'orto.
Nessuno di noi aveva esperienza in merito ma da subito l'idea portante è stata quella di rivalutare la cucina locale in un periodo dove imperavano la nouvelle cousine e il "famolo strano". Abbiamo avuto la fortuna di incontrare colleghi che avevano le stesse nostre idee e giovani che avevano deciso di portare avanti le aziende agricole dei padri lavorando seriamente la terra.

La nostra cucina, quindi, la possiamo tranquillamente chiamare del Territorio in quanto usiamo prevalentemente materie prime del territorio e stagionale in quanto siamo convinti che non vi è materia prima migliore di quella cresciuta nella sua terra e alla sua stagione.
Le serre e le fragole invernali lasciatele pure ai "foresti" noi ci teniamo le nostre piccole cose, i cavoli che sanno di cavolo, le trippe che puzzano un po', lo stoccafisso che sà di stoccafisso e sopratutto la frutta che sà di frutta e dopo due giorni inizia a marcire. A proposito, cercate di ricordare quando avete visto l'ultimo verme in una mela, sembra facile, ma ci vuole una memoria da elefante perché oggi la frutta non marcisce più, la lattuga cresce nel frigo, le fragole sono tirate a lucido per mesi e via di seguito.
Mi dispiace ma ho deciso di scendere da questo treno veramente, non a parole come fanno tutti e per fare nuovi piatti vado a chiedere ai vecchi del paese non a libri francesi o asiatici.
Logicamente la cucina di una volta non è riproponibile pari pari ai nostri giorni e il motivo principale a mio parere è che una volta si mangiava per nutrirsi mentre oggi mangiamo per divertimento.
Quindi le tradizioni vanno tagliate e riadattate ma il principio rimane sempre lo stesso Territorio e Stagioni. Con questo non pretendo di avere la risposta giusta, c'è posto per tutti in cucina l'importante è lavorare seriamente e non prendere in giro la gente.
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