Come comunicato da Federalberghi, saranno circa 10,5 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per questo lungo ponte, il 92% resterà in Italia mentre l'8% sceglierà una località estera. Sempre secondo Susini Group S.t.P., l'indebitamento delle nostre famiglie dipende anche dai forti rincari: i costi dei voli aerei sono aumentati di oltre il 13% nel 2024, degli alberghi e altre strutture ricettive del 7%, dei ristoranti del 4%. Solo il pranzo di Pasqua costerà agli italiani 450 milioni di euro.
Per quel che riguarda i presti, lo studio fiorentino indica pure da dove arriveranno: per il 65% dei casi da banche, per il 28% da finanziarie e per il restante 7% da familiari e amici. Consideriamo, inoltre, che il finanziamento, se richiesto a finanziarie e istituti di credito, sarà anche gravato da un tasso di interesse che va da un 7,20% fino ad un 8,50%.
«In questo scenario, ci sono famiglie che, pur non rinunciando alle vacanze pasquali, si trovano costrette a ridurre i soggiorni all'osso o, addirittura, a scegliere mete estere per cercare di contenere i costi e rimanere all'interno dei budget economici consentiti e altre, invece, che ricorrono a prestiti con banche e finanziarie che comportano un indebitamento», commenta Sandro Susini, consulente del lavoro e fondatore di Susini Group S.t.P..