“ARCHETIPO RIFLESSO” è il progetto che ha vinto il concorso per architetti under 40 indetto dalla cantina Bortolin Angelo Spumanti.

La cantina Bortolin Angelo ha fatto una scelta davvero innovativa e volta a dare spazio ai architetti under 40: per la sua ristrutturazione ha coinvolto l’associazione giovani architetti di Treviso in un concorso di progettazione dedicato ai giovani.

 

La Bortolin Angelo Spumanti ha bisogno di un ampliamento e ripensamento organizzativo della propria struttura produttiva e commerciale, l'azienda ha voluto dare l'opportunità a giovani architetti di dimostrare le loro capacità di progettazione efficiente e moderna nel ripensare gli spazi della sede storica, luogo di spumantizzazione ed imbottigliamento oltre che e l'ampliamento dare forma e spazio alle attività commerciali, di magazzino, di accoglienza e di rappresentanza.

 

La visione di Desiderio Bortolin: per la cantina "al primo posto le persone"
Desiderio Bortolin, il titolare ha dichiarato: "Una cantina non è solo un edificio produttivo o commerciale, è una realizzazione complessa creata per accogliere più generazioni. Per questo è necessario lavorare metodicamente sul progetto al fine di soddisfare nella migliore misura possibile le esigenze di breve, di medio e di lungo termine. E per rendere duraturo nel tempo un progetto attuale è necessario mettere al primo posto le persone che svolgeranno la loro attività al suo interno, pensando sempre alla loro sicurezza e alla loro serenità lavorativa. Anche il paesaggio e la tutela ambientale sono da considerare come elemento imprescindibile della storia e della tradizione culturale di questo territorio."

 

I 10 selezionati al Concorso di Progettazione Under 40
Il concorso era aperto a tutti gli architetti iscritti alla Sez. A, Settore Architettura degli Albi Architetti P.P.C. italiani, che al momento dell'iscrizione al concorso non avessero compiuto il 40° anno di età.
La pluripremiata cantina di Guia di Valdobbiadene ha ricevuto un totale di quasi 200 progetti da tutta Italia.
La commissione giudicatrice era composta da: Desiderio Bortolin, il vicesindaco del Comune di Valdobbiadene Pietro Giorgio Davì e gli architetti Carlo Cappai, Carlo Palazzolo e Camillo Botticini.

Loro hanno inizialmente scelto questi 10 concorrenti:
Francesco Cacciatore (capogruppo), Fabrizio Foti
Simone Capra (capogruppo), Claudio Castaldo, Francesco Colangeli
Matteo Casari (capogruppo), Andrea Angelo Previtali, Davide Brevi, Andrea Colleoni, Valentina Giovanzani
Matteo Facchinelli
Cristiana Lopes (capogruppo), Giacomo Brenna
Monica Sofia Alves Margarido
Paola Marini
Paolo Panetto (capogruppo), Francesco Loschi, Giuseppe Pagano
Monica Ravazzolo
Alessandro Simonato

"Faccio i miei complimenti a tutti i concorrenti - afferma Desiderio Bortolin - i 10 progetti che hanno concorso in questa fase finale del premio erano tutti davvero molto interessanti e originali. Ringrazio tutti per questo contributo di idee che mi ha fatto capire quanto talento ci sia nei giovani architetti italiani. Un talento che il mondo del vino deve saper cogliere e promuovere".

 

Vince il concorso Archetipo Riflesso di Monica Margarido

I dieci progetti in gara ammessi sono stati valutati in base ad analisi delle planimetrie e delle sezioni per verificare se soddisfacevano le esigenze funzionali della cantina Bortolin Angelo Spumanti. Particolare attenzione è stata data all'integrazione del progetto nel contesto paesaggistico e urbano. Ulteriore criteri di valutazione sono stati la tipologie di materiali, le soluzioni tecnologico/costruttive e l'inserimento del modello dei singoli progetti nella base fornita dal banditore. La giura ha dichiarato all’unanimità il progetto “ARCHETIPO RIFLESSO” dell'Architetto Italo-Portoghese Monica Sofia Alves Margarido (Milano).
Il motivo espresso dalla commissione è che “Archetipo Riflesso affronta e risolve in modo più efficiente tutti i temi e le questioni poste dalla committenza attraverso un linguaggio architettonico moderno capace di dialogare con il paesaggio circostante".
Quindi sarà Monica Margarido la ristrutturare lo storico impianto di produzione vinicola in Valdobbiadene. La giovane si è laureata in architettura alla Università Lusiada di Lisbona nel 1998, ha lavorato per gli studi di architettura di Carrilho da Graça a Lisbona e Dordoni Architetti a Milano.

Il progetto al secondo posto è stato “I VERI INTENDITORI NON BEVONO VINO: DEGUSTANO SEGRETI” dell’Architetto Matteo Facchinelli (Brescia). Il terzo posto l'ha meritato il progetto “BOLLICINE DI LUCE” del raggruppamento formato degli architetti Francesco Cacciatore e Fabrizio Foti (Siracusa).

«Non vedo l'ora di vedere realizzata la ristrutturazione. Sarà un importante simbolo di come architettura e agricoltura possono sposarsi nel rispetto delle tradizioni e del territorio – ha dichiarato il committente - ma con uno sguardo sempre orientato all'innovazione, alla tecnologia, al futuro».

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18/10/2012
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