"Quest’anno la natura ci ha regalato una vendemmia incredibile, straordinaria come è da tempo che non se ne vedevano - conferma Diego Cusumano, vignaiolo siciliano, titolare insieme al fratello Alberto dell’omonima azienda, tra le etichette più riconosciute in Italia e all’estero, che prosegue - dando così una grossa mano a tutti noi produttori siciliani che dobbiamo fare i conti non tanto coi dazi trumpiani che ritengo nel 2026 saranno metabolizzati, ma con l'enorme minaccia della siccità che incombe non solo sulla Sicilia ma su tutto il sistema agricolo del Sud Italia".
ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha calcolato che nel 2024 la Sicilia è stato Il territorio maggiormente colpito dal deficit di precipitazione (-25%) dove, sempre nel 2024, sono caduti poco più di 500 mm di pioggia rispetto a una media annua sul lungo periodo 1951-2024 di circa 665 mm. ISPRA ha inoltre osservato come la riduzione idrica nel distretto siciliano sia stata del -49% (-55% nel distretto della Sardegna e -39% nel distretto dell’Appennino Meridionale. La Sicilia non è l’unica Regione a soffrire la mancanza di precipitazioni: c’è la Puglia, con un deficit annuo di precipitazione del -23% rispetto alla media di lungo periodo, il Molise e la Basilicata con un deficit del -20%.
“Bisogna investire, subito, con urgenza – esorta con vigore Diego Cusumano - sul tema dell'acqua che è la nostra più grande sfida. Agire in maniera consistente, con importanti investimenti ma soprattutto con una road map che non guardi ad interessi di parte e che vada oltre governi e legislature - rimarca Cusumano - Acqua per dissetare i campi, le terre, la natura, i siciliani e i turisti stranieri, laddove senza ecosistema non c'è turismo. E perché un'annata secca non si risolve con la pioggia l'anno seguente, ma ha effetti e ripercussioni poi sulla vegetazione, sulle culture e su tutto l'ecosistema negli anni successivi” conclude il vignaiolo Cusumano. Nel frattempo proprio in Sicilia stanno aumentando le coltivazioni di avocado al posto della vite.
“Noi imprenditori la nostra parte la stiamo facendo, con impegno e sacrificio. E’ però – sottolinea Cusumano - ora compito di Stato, relativi ministeri e Regione fare la loro parte e andare oltre i proclami. La Sicilia - spiega l’imprenditore e vignaiolo - ha bisogno di una programmazione lungimirante, una road map ragionata, pluriennale e coerente di investimenti, che è sempre mancata" .
24/11/2025
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