Presentate le nuove tecnologie per la tracciabilità della filiera vite-vino con analisi del DNA

L'innovativo progetto di certificazione del vino è stato sviluppato dal CNR con la collaborazione di alcune aziende di tecnologie ed ha portato al avere analisi genetiche che si possono facilmente condurre sia sul vino che sul vitigno, con apposite tecniche di estrazione e di analisi è possibile per esempio capire se un certo vino è stato prodotto o meno con il vitigno previsto dal disciplinare.

Dal punto di vista delle aziende della filiera vitivinicola, tali strumenti sono e saranno disponibili a costi sempre più bassi, ed i produttori onesti potrebbero decidere autonomamente di utilizzarli massivamente.
Ad illustrare i vantaggi della  nuova tecnologia Francesco Carimi del CNR: "Abbiamo presentato dei prototipi in grado di fare analisi a bassi costi e in tempi ridotti, in luoghi diversi dai soliti laboratori, con apparecchiature portatili che possono essere utilizzate anche da non addetti ai lavori".

 

-Analisi genetiche che consentono di riconoscere i diversi vitigni e le diverse sostanze presenti in un vino.
-Analisi sui composti volatili grazie al naso elettronico.
-Analisi chimiche che consentono di capire su quali tipi di terreni provengano le uve.
-Analisi ottiche con l'occhio elettronico, che indaga gli spettri di emissione del vino consentendo di capire quali tipi di composti siano presenti.

L’integrazione delle biotecnologie con le tecnologie Ict potranno svelare molte truffe purtroppo ancora presenti in Italia.

"Ci sono delle situazioni quanto meno anomale, per esempio nel caso del Nero d’Avola se facciamo un calcolo rispetto alle bottiglie vendute dovremmo avere delle superfici almeno tre volte quelle ufficialmente dichiarate a Nero d’Avola”.
Sono ben cinque aziende siciliane che hanno aderito al progetto per tutelarsi e dare al consumatore un prodotto di qualità come spiega il produttore di vini Giuseppe Benanti "Il vantaggio è enorme, bisogna credere in se stessi e in quello che si fa. Bisogna avere consapevolezza che oggi bisogna essere in grado di dire la verità vera e non solo veritiera".
Da un punto di vista politico/sociale, sarà compito della politica trovare un equilibrio tra l’interesse dei consumatori, che potranno trovare in questi strumenti nuovi ed efficaci sistemi di tutela, e l’interesse dei produttori e delle loro lobby, alcune delle quali probabilmente poco propense, per diversi motivi, ad introdurre nuovi controlli più o meno obbligatori.

 

 

fonti: Sole24Ore e Expo2015.org

La tracciabilità del vino all'opera contro le truffe
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09/06/2015
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