Punset a Vinitaly con il Barbaresco esclusivamente Riserva

  • 09/04/2017

La cantina langhigiana torna a Vinitaly con due verticali di Barberesco Riserva

La storica cantina produttrice di vino biologico guidata da Marina Marcarino torna tra i protagonisti della fiera veronese dal 9 al 12 aprile e presenterà due verticali di Barbaresco: il Barbersco Docg Basarin delle annate 2011 e 2012  e il Barbaresco Docg Campo Quadro delle annate 2010 e 2011.

Una scelta controcorrente, quella di Marina, che divergendo dal disciplinare di produzione che permetterebbe di mettere nel mercato Barbaresco d'annata, sceglie invece un affinamento prolungato che consente al vino di raggiugere la sua massima complessità ed eleganza. 

"Alla base della mia idea di produzione c'è la volontà di proporre vini realizzati nel momento in cui raggiungono la giusta maturità e non quando il disciplinare di produzione lo permette – ha affermato Marina Mararino - quindi, se consideriamo soprattutto il Barbaresco, questo vino raggiunge il mercato in momenti nettamente successivi a quelli generalmente proposti, distinguendosi per l'affinamento e per la piacevolezza di beva".  I vini che la cantina proporrà agli operatori e stampa presenti a Vinitaly sono il risultato di una vinificazione scrupolosa seguita in ogni minimo dettaglio da Marina, rispettando il sistema di coltivazione biologica e realizzando così una completa integrazione nella natura circostante.

Nel caso del Basarin dopo la diraspatura, l'uva viene posta in fermentazione spontanea. Si ha quindi la macerazione che si protrae per circa cinque settimane, e dopo una sgrondatura soffice, avviene la fermentazione malolattica. L'affinamento avviene infine nelle tradizionali botti di Rovere di Slavonia dove rimane per circa 18 mesi.  Anche il Barbaresco Docg Campo Quadro è frutto di una vinificazione che segue tecniche particolari. Dopo un'attenta cernita dell'uva avviene una fermentazione tumultuosa a cappello completamente sommerso, poi il vino ottenuto ha un breve passaggio in legno nuovo al quale seguono periodi in legno di diversi utilizzi. La permanenza in legno non è costante bensì legata alle caratteristiche dell'annata e del prodotto stesso, variando da un minimo di quindici per arrivare anche a quarantadue mesi. L'imbottigliamento avviene in condizioni propizie, segue il lungo affinamento in bottiglia, pari a quello di permanenza in legno, prima dell'immissione sul mercato.

Il Barbaresco Docg Basarin, elegante e piacevole, è un vino vellutato, armonico, con profumi floreali e di frutti di bosco che si fondono con aromi di cioccolato e di spezie, aggraziati, delicati e suadenti. Il Basarin è il Barbaresco identificativo di Punset, ma il Campo Quadro è la punta di diamante: regala dapprima un patrimonio olfattivo intrigante che fa da preambolo a un'incredibile piacevolezza gustativa. È un vino strutturato dal colore intenso, che già nei primi anni di vita si presenta molto affabile, pur vantando una notevole longevità.

Tutto questo rispetta il chiaro concetto che l'azienda ha in merito alla piacevolezza del vino: la struttura, i tannini ed il patrimonio aromatico devono essere in perfetta armonia per dare corpo ad un vino piacevole e armonioso.

L'azienda vinicola Punset è stata una pietra miliare nella coltivazione biologica nazionale e la prima in questo territorio ma Marina Marcarino ha sempre rifiutato di relegare il proprio marchio solo a questo settore commerciale. "La mia filosofia è quella di produrre vini partendo dal presupposto che l'agricoltura biologica non ci deve costringere in un angolo strettamente delimitato, un ghetto per produttori "particolari"- sostiene Marina-  piuttosto la certificazione dev'essere una garanzia ulteriore di qualità a tutela del consumatore"

Punset sbarca a Vinitaly e dà prova di una produzione vinicola fuori dagli schemi, offrendo vini che hanno raggiunto il massimo grado di complessità, senza rispettare un preciso calendario ma lasciando che le annate, con le loro caratteristiche, ne determino la progressione.

L'azienda vinicola Punset si trova a Neive, nel cuore delle Langhe piemontesi, in cima ad una collina che si affaccia sul capoluogo. Il suo nome "punset", ha origini antiche: pare che i Conti di Castelborgo usassero questo vezzeggiativo, che significa letteralmente "bella collina o punta" per descrivere l'unica delle loro tenute che svettava dalle nebbie autunnali e che poteva essere ammirata dal loro castello. I vigneti sono proprietà di famiglia da tempi remoti; dal 1964 i vini sono sul mercato con una filosofia immutata: vini di ottima qualità e prezzo equilibrato. La svolta arriva nel 1982 con  la scelta di convertire la totalità dell'azienda alla coltivazione biologica, elimnando pesticidi e prodotti di sintesi. Dal 1990 la produzione è certificata da Ecocert Italia ed oggi l'azienda rappresenta una pietra miliare nell'agricoltura biologica nazionale.

 

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Anna Barbon – 345 4303991

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09/04/2017

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