Non solo un libro di ricette, ma un progetto culturale ed emozionale che racconta la storia di una famiglia, di un territorio e di una tradizione gastronomica che vive da oltre 120 anni. Tommasi presenta il “Ricettario di Famiglia”, un volume che nasce per celebrare le donne che, con amore e dedizione, hanno custodito nel tempo i sapori autentici: Milena, Dora, Luciana e Diomira, le mamme di Casa Tommasi.
Il volume è un viaggio attraverso la memoria domestica, un omaggio poetico all’anima della casa e alla tavola come luogo di incontro, richiamando l’intimità, i valori e il legame con Verona e la Valpolicella, territori che Tommasi custodisce e rappresenta da generazioni.
Le ricette storiche raccolte nel Ricettario sono reinterpretazioni realizzate dagli chef che collaborano con Tommasi: Marco Dandrea (Trattoria Al Pompiere), Stefano Pace (Villa Quaranta Wine Resort & Thermal SPA), Luca Dalla Via e Luca Nicolis (Antica Bottega del Vino). Gli chef firmano piatti che accompagnano il lettore verso una cucina più contemporanea, dagli gnocchi di patate impreziositi con il tartufo, al risotto all’Amarone, tributo alla Valpolicella Classica, passando da proposte più moderne e gourmet.
Queste ricette non solo arricchiscono il libro con una dimensione gastronomica attuale, ma raccontano anche il futuro dell’accoglienza secondo Tommasi: un dialogo costante tra esperienza e innovazione, cucina e vino, famiglia e professionisti dell’ospitalità. Il vino è protagonista e filo narrativo del Ricettario: ogni piatto è accompagnato da un abbinamento ai vini Tommasi, trasformando il volume in una guida enogastronomica che unisce cucina quotidiana e identità produttiva della famiglia.
«La presentazione del Ricettario arriva in un momento strategico per l’enogastronomia, in cui il mercato e i comportamenti di consumo stanno vivendo un’evoluzione significativa. Il 2025 ha confermato il ritorno della convivialità domestica: le persone cercano sempre più momenti di ospitalità informale anche in cantina, privilegiando esperienze autentiche. – afferma Pierangelo Tommasi, CEO Tommasi Family Estates - Parallelamente, cresce una “premiumizzazione” consapevole: nonostante una maggiore attenzione generale ai consumi, vini iconici come Amarone e Valpolicella Ripasso continuano a essere scelti non solo nelle occasioni speciali, ma per la loro capacità di offrire identità, valore e qualità percepita. Il segmento premium si conferma così uno dei driver più forti anche sui mercati internazionali. In questo scenario, la ristorazione assume un ruolo centrale come narratrice del vino. Chef e restaurant manager diventano ambasciatori del territorio, interpretando i vini attraverso piatti, esperienze e nuove contaminazioni creative».
Il 2025, nonostante un contesto economico complesso, è stato un anno ricco di soddisfazioni per Tommasi. I numerosi premi e riconoscimenti ottenuti dalle nostre etichette dalle più autorevoli guide nazionali e internazionali confermano la qualità del lavoro della famiglia e dei collaboratori. Il De Buris Amarone della Valpolicella Riserva 2013 ha realizzato un autentico en plein: 3 Bicchieri Gambero Rosso, 4 Viti AIS, Corona Vinibuoni, 3 Stelle Veronelli, oltre a punteggi eccellenti dalla critica internazionale, tra cui i 97/100 di Vinous. Ottimi risultati anche per Casisano, la tenuta di Montalcino, con due Brunello premiati con 4 Viti AIS. Grande orgoglio anche per Paternoster: il Barone Rotondo Aglianico del Vulture ha stupito la critica aggiudicandosi dall’Espresso la menzione di Miglior Vino Rosso da Uve Autoctone. Infine, il nuovo progetto Ammura, Etna, lanciato nella primavera 2025, ha debuttato con ottime valutazioni: 90/100 da Wine Spectator, Forbes e James Suckling.
Il Ricettario Tommasi è un manifesto culturale. Un ponte tra memoria e futuro, tra cucina e vino, tra famiglia e impresa.
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