EY: continua a crescere il settore del food digital delivery soprattutto in Italia

  • 25/10/2016

Milano, 25 ottobre - Il Pasta Day 2016, che si tiene oggi a Mosca organizzato da Ipo e Aidepi, in partnership con l'Italian Trade Agency di Mosca, rappresenta una ghiotta occasione per fare il punto sull'andamento del settore. La scelta della location per l'evento non stupisce se si pensa che nel 2015 nella Federazione Russa il consumo pro capite annuo di pasta ha raggiunto i 7,8 KG all'anno.

  1. Nel 2015 investimenti a livello globale di oltre 100 miliardi di dollari, in Italia + 300 %
  2. Oltre il 30% delle startup digital finanziate nel 2015 in Italia sono nel settore Food & Grocery
  3. Vola l’export di pasta italiana nel 2015: + 11% verso gli USA, + 20% verso la Corea del Sud, +67% verso gli Emirati Arabi

Milano, 25 ottobre - Il Pasta Day 2016, che si tiene oggi a Mosca organizzato da Ipo e Aidepi, in partnership con l’Italian Trade Agency di Mosca, rappresenta una ghiotta occasione per fare il punto sull’andamento del settore. La scelta della location per l’evento non stupisce se si pensa che nel 2015 nella Federazione Russa il consumo pro capite annuo di pasta ha raggiunto i 7,8 KG all’anno.

L’Italia rimane il maggiore produttore e consumatore di pasta al mondo, con 3,2 milioni di tonnellate e 24 Kg di consumo pro capite all’anno e un boom di pasta prodotta con grano esclusivamente italiano, ma è l’export a presentare i numeri più interessanti.

I consumatori stranieri, infatti, amano sempre di più la nostra pasta: nel 2015 le esportazioni di pasta verso gli Stati Uniti sono aumentate dell’11%, e anche i mercati di sbocco tradizionali in ambito europeo (Germania, Regno Unito e Francia) continuano a registrare un trend positivo. La pasta italiana si affaccia tuttavia anche su nuovi mercati, come  Corea del Sud (+20,6% nel 2016), Cina (+16,4%) e Emirati Arabi (con un boom del +67%).

La spinta alla crescita e all’internazionalizzazione delle aziende italiane produttrici di pasta e del Food in generale è supportata sempre più dai canali digitali. L’offerta online di prodotti enogastronomici è molto varia (supermercati online, marketplace, e-commerce proprietari, dot com specializzate su nicchie di prodotti, flashsales), e le vendite di canale in costante crescita (+20% nel 2015 secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano). A riprova del trend positivo del canale nel settore, circa il 30% delle startup digital finanziate nel 2015 in Italia operano nel settore Food & Grocery e non mancano esempi di successo italiani.

Paolo Lobetti Bodoni, EY Advisory Partner, Consumer Product and Retail Leader, afferma: “Le aziende del settore Food investono sempre più nell’acquisizione di competenze e tecnologie digitali e nella ricerca di soluzioni innovative di promozione e di vendita dei loro prodotti nonché nel passare all’industria cosiddetta 4.0. Assistiamo in particolare all’esplosione  degli investimenti del Food digital delivery che, nelle sue diverse forme, a livello globale ha superato i $100billion e che in Italia è cresciuta del 300% nel periodo settembre 2015/settembre 2016. Anche la pasta sta ripensando il suo modello di business e di ingaggio dei clienti:  una bella sfida nel coniugare tradizione e… Digital Pasta”.

Se è vero che la penetrazione di canale sul totale delle vendite B2C rimane inferiore a quella di altri settori, è anche vero che le iniziative in ambito sono sempre più frequenti e di successo. Aggiunge Lobetti: “Durante il convegno EY sull’innovazione tenutosi a Capri nel mese di ottobre, Barilla ha presentato un prototipo di stampante 3D per la produzione di pasta personalizzata. La società sta ancora valutando le possibili applicazioni, ma oltre all'uso domestico, si pensa alla possibilità di ordinare piatti di pasta su misura dall'Ipad mentre ci si trova in un ristorante, o  alla possibilità di ritirare la pasta fresca “su misura” ordinata online nel negozio più vicino”.

Negli ultimi anni l’e-commerce nel settore Food ha visto il boom di una pluralità di startup che offrono servizi di delivery; a queste si aggiungono grandi player che ottimizzano i tragitti effettuando anche consegne a domicilio, mentre altri offrono un servizio di acquisizione ordini tramite app e delivery ai ristoranti che non effettuano consegne a domicilio.

Nel 2014 il valore di mercato globale del food delivery ammontava a 93 miliardi di dollari, con una crescita media degli ultimi 5 anni del 51%. Alla crescita di fatturato si è accompagnata l’evoluzione delle funzionalità delle app. In origine le piattaforme web e mobile gestivano le ordinazioni di ristoranti indipendenti e solo in seguito sono stati integrati servizi di consegna. Le startup di ultima generazione forniscono invece soluzioni integrate di gestione dell’intera filiera.

Ma il digital nel settore alimentare non è solo E-commerce. La produzione di video virali, l’implementazione di app dedicate di ricette (La Pasta dell’Associazione Nazionale Consumatori e AIDEPI) e il social advertising, per citarne alcuni, possono rappresentare strumenti importanti per promuovere il consumo e l’acquisto di prodotti italiani di qualità e educare i consumer stranieri al riconoscimento dei prodotti Made in Italy.

Un’occasione, questa, che non è sfuggita neanche ai produttori stranieri. Parlando di pasta, ad esempio, la National Pasta Association degli USA ha lanciato un’iniziativa di Digital Marketing multicanale, Pasta Fits, che mira a comunicare i benefici in termini di salute e forma fisica del consumo di pasta.

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25/10/2016

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