Tre Bicchieri 2024: i migliori vini del Lazio. Eccellenti risultati, ma non dalle Doc e Docg.

  • 25/09/2023

Tre Bicchieri 2024: i migliori vini del Lazio. Eccellenti risultati, ma non dalle Doc e Docg.

Tra siccità e violente grandinate tardive, il 2023 sarà ricordato dai vignaioli del Lazio per l’estrema difficoltà nell’ottenere dei risultati positivi o almeno in linea con quelli degli scorsi anni, e questo non soltanto per i produttori che lavorano in conduzione biologia o biodinamica ma in generale per tutti i viticoltori.

Nella nuova edizione 2024 della Guida del Gambero Rosso, il Lazio si conferma fedele a sé stesso, nel bene e nel male. Da un lato conferma la capacità di ottenere eccellenti risultati in tutta la regione: 4 province su 5 hanno espresso almeno un Tre Bicchieri, ad eccezione di Rieti (anche se il Reatino sta registrando una crescita di qualità e del numero di aziende), utilizzando un numero di vitigni assai significativo, sia autoctoni – bellone, biancolella, cesanese, grechetto – che internazionali – dal cabernet sauvignon al merlot, dalla grenache al syrah al viognier.

Dall’altro, riconferma la cronica assenza d’identità territoriale: solo due sugli undici Tre Bicchieri sono a denominazione di origine nonostante sia una regione che conta 27 Doc e 3 Docg.

Tre Bicchieri 2024 del Lazio. Novità e ritorni

Quest’anno ritornano al massimo riconoscimento tre aziende con l’entrata di una nuova: Coletti Conti con il suo Cesanese del Piglio Superiore Hernicus e Ciolli con il Cesanese di Olevano Romano Superiore Silene.  Tenuta La Pazzaglia invece lo ottiene con il suo vino più ambizioso: il Grechetto Poggio Triale. Per la prima volta entra nel club l’azienda di Paolo e Noemia d’Amico con lo Chardonnay Calanchi di Vaiano

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25/09/2023

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