Cantine Livorno

Podere Sapaio

Podere Sapaio è nato nel 1999 grazie alla passione per il vino di Massimo Piccin.
Nato a Vittorio Veneto, alle porte di Venezia, dopo la laurea in ingegneria, inizia a lavorare nell'azienda di famiglia nel campo delle costruzioni, ma l'amore per il vino e la campagna hanno il sopravvento, tanto da spingerlo ad acquistare un terreno di 10 ettari, con annesso casale, situato nella campagna castagnetana.
Podere Sapaio, attualmente, ha raggiunto un'estensione di 40 ettari suddivisi fra i Comuni di Castagneto Carducci e Bibbona.
Sui 25 ettari destinati a vigneto, si coltivano vitigni d'origine bordolese che, negli ultimi cinquanta anni, si sono imposti nella zona del bolgherese, tra i quali: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot.
I terreni si trovano su depositi quaternari e vanno da sedimenti sabbiosi grossolani sciolti a depositi alluvionali con suoli calcarei drenanti.
Podere Sapaio ha una filosofia di sperimentazione ed innovazione: si propone di ricercare nuove espressioni dei vitigni bordolesi nel territorio di Bolgheri, con l'obiettivo di ottenere vini, sotto la cura del noto enologo Carlo Ferrini, che coniughino potenza, eleganza e longevità.
I nomi dei vini Sapaio e Volpolo derivano dalle denominazioni di due antichi vitigni toscani: Sapaia e Volpola. Sono stati scelti per esaltare l'origine locale dei prodotti sin dal loro appellativo.
La corona che contraddistingue tutta l'immagine di Podere Sapaio è un omaggio alla nobiltà del vino e del territorio, pienamente rispettate dal lavoro svolto in vigna e in cantina.

Tenuta di Biserno

Tenuta di Biserno, è la nuova esperienza del Marchese Lodovico Antinori, una proprietà di 90 ettari nella parte alta della Maremma Toscana, sulla costa tra le colline di Bibbona . I vigneti di Bibbona, Bolgheri si incontrano, come
Lodovico osserva, "molto simile a Saint Emilion e Pomerol." Lodovico Antinori ha iniziato la nuova esperienza dopo la vendita della sua celebre tenuta di Bolgheri " Tenuta dell'Ornellaia". Lodovico, imparato a conoscere questo pezzo di terra da Dante Scanavino, suo allora
-General Manager di Ornellaia. Lodovico intervistati la terra e fu colpito dalle somiglianze tra questo territorio e quella di Masseto. Ma oltre a questo, ciò che Lodovico riconosciuto qui sono stati altri elementi nel suolo che immediatamente lo hanno ispirato a piantare Cabernet Franc. Egli "scommessa" che questo vitigno sarebbe prosperare in questo terroir. Inoltre, il panorama della proprietà è stato mozzafiato, con vista verso il mare Tyrreanean fino alla Corsica.
Come con la tradizione consolidata della vicina Bolgheri DOC, abbiamo deciso di piantare esclusivamente vitigni Bordeaux con una sola grande differenza: l'uso di Cabernet Franc in maggiore percentuale, seguita da Merlot. C'è anche una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon, e una percentuale relativamente alta di Petit Verdot, che ha sorpreso tanti professionisti del vino per il modo in cui questo vitigno quasi abbandonato a Bordeaux sta facendo così bene in queste colline soleggiate.
e presto una nuova sorpresa.

Tenuta dell'Ornellaia

Sulla costa centrale della Toscana, nella terra che vide lo splendore degli Etruschi e respirò l'arte del Carducci, sorgono Bolgheri e la vicina Tenuta dell'Ornellaia rinomata per la produzione di vino e olio. Tra basse colline puntellate di cipressi e profumi mediterranei, tra rifugi di uccelli migratori e boschi che conducono dolcemente al mare, sorge un paradiso naturale ricco di vitigni, ulivi e frutti che saziano l'olfatto e il palato.

192 ettari: questa l'estensione complessiva della Tenuta, tra vigneti e cantina situati all'Ornellaia e l'adiacente terreno di Bellaria, a nord-ovest di Bolgheri. Un'area ricca e variegata, che grazie a una combinazione di terroir alluvionali, vulcanici e marini, contribuisce a dare vita al Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot d'eccellenza.

Tenuta San Guido

Tenuta San Guido e Sassicaia sono due simboli del made in Italy in campo vinicolo, conosciuti e stimati in tutto il mondo. Per creare un mito è sempre necessaria una storia imporante alle spalle.
Quella della Tenuta San Guido inizia negli anni '20, quando Mario Incisa della Rocchetta, studente all'università di Pisa, ha il grande sogno di realizzare un grande vino, nel solco dei grandi rossi di Bordeaux. Dopo svariati esperimenti in vigna, si giunge quindi alla decisione di piantare Cabernet, proprio per la somiglianza tra il terreno della Toscana e del Graves, nel Bordeaux, il cui significato deriva proprio dal carattere sassoso della zona. Da qui nasce il nome Sassicaia. Da qui nasce il mito della Tenuta San Guido. Le prime annate del Sassicaia vengono accolte con un certo scetticismo, vista la sostanziale novità di un vino orientato verso la Francia e non ai vitigni della Penisola. Ma gli sforzi e la grande lungimiranza della Tenuta San Guido vengono premiati a pieno e negli anni la reputazione di queste bottiglie cresce a dismisura, fino ad assumere i caratteri del mito. Questo non vale soltanto per il Sassicaia: Guidalberto e Le Difese sono nomi di assoluto pregio e meritano grandissima considerazione da parte di tutti i veri amanti del grande vino.
Questo conferma ancor di più la competenza e il pregevole lavoro quotidiano di uno dei simboli più importanti del vino italiano, la Tenuta San Guido.

La Piana

L'azienda agricola biologica La Piana si trova sull'Isola di Capraia, all'interno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. L'area di cui fa parte, denominata “Il Piano S. Stefano”, è un luogo magico e incontaminato dove aromi, suoni, colori e tradizioni si fondono con i sapori e i saperi antichi, in cui il tempo sembra essersi fermato. E' raggiungibile a piedi dal paese con la strada vicinale del Semaforo, un percorso di 20 minuti.
Qui hanno vissuto in epoche diverse romani, anacoreti, e saraceni con le loro scorribande grazie alla generosità di questi terreni, gli unici pianeggianti dell'isola, che riuscivano a fornire tutto quanto era necessario alla propria sussistenza. Nello scorso secolo l'area fu ceduta in affitto alla Colonia Penale e i detenuti hanno lavorato questi terreni fino al momento della dismissione del carcere.
Nel 2000, quando ormai la macchia mediterranea rischiava di sopraffare ogni cosa, è iniziato un lavoro attento e difficile di restauro ambientale dell'area che ha riportato al loro originario splendore questi luoghi restituendo alla vista un territorio “antico” di straordinaria bellezza. Il paesaggio, custodito dalla presenza dell'attività agricola, è disegnato dalla discontinuità dei filari di vite nella macchia mediterranea, terrazzamenti, muretti a secco, antiche cisterne, e da specie ornamentali autoctone quali oleandro, rosmarino, rosa antica; è una perfetta integrazione tra agricoltura di qualità, tutela ambientale e memoria storica.

Cantina Montepeloso

Situata in una delle zone a più nobile vocazione vitivinicola, l'Azienda Montepeloso, fondata nel 1999, dispone di 7 ettari vitati e produce alcuni grandi vini, che hanno già ottenuto alcuni prestigiosi riconoscimenti.

Terradonnà

L'azienda occupa un piccolo territorio nella DOCG Suvereto,
dove da oltre cinquant'anni vengono prodotti vino e olio.
Il rispetto dell'ambiente si concilia perfettamente con la scelta delle tecniche agronomiche utilizzate per la produzione delle uve, che vengono selezionate con particolare cura per raggiungere l'obiettivo finale di equilibrio tra gusto ed eleganza.

Poggio al Tufo

L'azienda, a conduzione familiare, nasce nel 1902 nel cuore della Valpolicella Classica. L'amore e la passione per la vite e il vino, ha portato la famiglia Tommasi alla conduzione di un'azienda nella Maremma Toscana, quale è appunto Poggio al Tufo.

Il Paratino

Ceralti

L'azienda, da poco passata al biologico, esprime la sua personalità nella sperimentazione di vecchie varietà regionali. La produzione è di buon livello.

campo al Pero

L'azienda Campo al Pero è il frutto della passione di Maurizio Piccoli per il vino. La tenuta è giovane, ma è il frutto di un lungo e paziente lavoro di ricerca, nel rispetto della tradizione.

Arrighi

L'azienda è situata nella parte orientale dell'isola, sulle colline alle spalle della baia di Porto Azzurro.
Ha una superficie di 9 ettari, all'interno del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Oltre alla produzione vitivinicola, eccellente, l'azienda vanta anche la produzione di olio extra-vergine di oliva.