Se le parole hanno un potere evocativo, quelle del nuovo ristorante Ambrosiano Desio di Marina di Pietrasanta, riportano al suo significato etimologico più profondo. Ambrosia, ámbrotos, immortale. Il cibo che rendeva immortali gli dei.

Il Palazzo della Spiaggia appartiene da più di cinquant’anni alla famiglia Lazzeri, e proprio la stagione 2022 sancisce ufficialmente il passaggio di consegne ai figli Laura e Alessandro da parte del padre Franco Lazzeri, medico dentista illuminato, e custode, sin dalla tenera età di 5 anni, della bellezza e dell’energia magnetica di questo luogo.

“Laura e Alessandro sono figli del Palazzo, intere generazioni li hanno visti crescere, adesso sono loro che vedono diventare grandi i bambini dei nostri clienti. Forse sono più figli di questa sabbia che non miei” racconta Franco Lazzeri“In un momento di grandi cambiamenti anche noi ci siamo adeguati. Laura e Alessandro hanno apportato i giusti accorgimenti a quella che è considerata da tutti, non un semplice stabilimento balneare, ma una vera e propria  casa”.

Importanti interventi strutturali, un nuovo concept, una rivoluzione nei colori, nell’immagine e una cura dei dettagli ancora più attenta: “L’unica cosa che non è cambiata e che non cambierà mai- sottolinea con il sorriso Alessandro Lazzeri- è lo stare bene”.

Tra le novità di quest’anno al Palazzo della Spiaggia, oltre il ristorante Ambrosiano Desio aperto per la cena, c’è il battesimo dello storico bar con il nome Phoenix, omaggio alle 23 palme che da sempre vivono al Palazzo. Anche qui, sarà possibile gustare un menu ideato sempre dallo chef consultant Mantovanelli coadiuvato dallo chef resident Donald Castelli.

Un nuovo abito quello del Palazzo, che non manca mai di coccolare i suoi ospiti, cercando nuove forme di dialogo, attraverso un’offerta di attività di intrattenimento ricercata e in linea con il proprio pensiero. Agli aperitivi musicali, serate a tema con ostriche e champagne e le serate dedicate agli spirits, prende il via quest’anno anche “Il corbello”, format ideato da Laura Gobbi, responsabile della comunicazione, che porterà sulla terrazza del Palazzo della Spiaggia, alcuni autori. 

“Per noi è una stagione di grandi cambiamenti. Non solo a livello strutturale ma soprattutto personale. Un carico emotivo importante perché in cuor nostro sentiamo la responsabilità di dover fare bene, di non deludere chi ci ha dato tanta fiducia affidando il lavoro di tutta una vita nelle nostre mani.” precisa Laura Lazzeri “Affrontiamo questa stagione cercando di trovare un nuovo equilibrio, di offrire sempre un servizio di qualità, mantenendo intatta quell’atmosfera che ci ha permesso di cavalcare indenni più di mezzo secolo di attività.”

Ciò che viene servito sia al Bar Phoenix che al ristorante Ambrosiano Desio è curato minuziosamente. Impreziosisce l’accoglienza la carta dei caffè, con una selezione di nove tipologie, dalle più rare alle più pregiate, che si adattano ad ogni umore e ad ogni momento della giornata; per poi scoprire gli infusi, la selezione di liquori e i cocktail preparati dalla barlady Elisabetta Benenati.

Il pensiero e la ricerca di prodotti, abbinamenti e le tecniche di cottura, non perdono mai di vista la cosa più importante, il bien vivre, lo stare bene e il ben-essere. Quello che da anni regala la famiglia Lazzeri ai propri ospiti.

Si entra nell’universo Palazzo della Spiaggia la mattina e lo si lascia la sera dopo essersi regalati un aperitivo o, per chi ama la buona cucina, dopo aver cenato in un ambiente informale ma elegante nelle sue vibrazioni più profonde.

“Due sono i menu che sono stati creati.  Il Quarzo, il menu del bar Phoenix, è per chi ama mangiare con i piedi nella sabbia o che non vuole perdersi neanche un minuto di sole.  Una proposta leggera, equilibrata, sfiziosa, colorata e divertente come l’estate. L’altro menu, Iside, del ristorante Ambrosiano Desio, è per chi vuole prendersi il tempo per fare un viaggio che tende all’infinito”. Racconta lo chef Andrea Mantovanelli. “Nel menu del ristorante Ambrosiano Desio c’è tutta l’alchimia che in questi anni, i grandi maestri, mi hanno insegnato e che ho cercato di applicare alle materie che ho scelto di lavorare e trasformare. Quello con il cliente del Palazzo della Spiaggia è un prendersi per mano e percorrere un sentiero ancestrale attraverso il cibo. Un menu che lavora sì sul piacere del palato ma, principalmente, sul nutrimento emotivo e spirituale. Dal radicamento dell’Io con gli antipasti, alla trasformazione del Sé con i primi e i secondi fino all’elevazione con il dolce. Perché il cibo è prima rito e poi nutrimento.”

Materie prime di qualità, biologiche, frutto di un’attenta ricerca, perché “l’approssimazione disturba l’equilibrio e depaupera” sono le regole della cucina dello chef Mantovanelli. 

Dal prosciutto crudo Penitente, prodotto dalla piccola Norcineria Gombitelli dell’entroterra toscano con il suo particolare un retrogusto di castagne dato dalla lavorazione tramandata da secoli, ai formaggi italiani e francesi, al pescato del giorno portato a riva dai pescatori che da sempre servono la famiglia Lazzeri, tutto è scelto, anzi, meditato per donare all’ospite l’espressione più alta di accoglienza.

“I piatti che sono stati concepiti per i due ristoranti restituiscono i profumi, i colori e le sensazioni della macchia mediterranea. Un viaggio che parte dal sud, dalla costiera amalfitana fino a toccare la Provenza. La natura non ha confini di bandiera. Un solo linguaggio, quello della ricchezza di espressione.” Continua lo chef Mantovanelli ”L’ingrediente fondamentale nella mia cucina è la coerenza. Osservare ciò che mi circonda e tradurlo in un piatto. La natura ci dà sempre tutto, a noi il compito di trasformare con creatività e tecnica. Non possono quindi mancare in questi menu i sapori iodati come i profumi della vegetazione, esaltati, per esempio, da una cottura in corrente di vapore di piante aromatiche e fiori della Versilia che, distillati, cuociono dolcemente e immergono, chi li gusta, in un’esperienza totalizzante.”

Un menu fedele al luogo e alla sua clientela internazionale abituata ad apprezzare il nostro Paese per la generosità di sapori e di meraviglia.

I piatti sono tutti accompagnati da una selezione di 60 etichette firmata da Gabriele Canova che ha ricercato piccole cantine della zona con i rossi, per spostarsi nel Trentino e in Franciacorta con le bollicine nazionali, fino ad arrivare ai récoltant manipulant della Champagne. 

Un progetto, quello della famiglia Lazzeri, che non guarda al futuro, come potrebbe essere facile immaginare, il loro è un passo ancor più ambizioso. Guardare dentro noi stessi. Prendersi cura prima della propria essenza, per poi aprire le braccia agli altri, “perché se non ami te stesso, non puoi mettere amore nei rapporti e in quello che fai” come insegna papà Franco “Poi, se lo fai in un posto ricco di buone vibrazioni come il Palazzo, tutto si trasforma in magia”.

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18/06/2022
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