137 miliardi di euro: con un aumento del 2,6%, nel 2017 la produzione alimentare italiana ha scosso i postumi della crisi, guardando ai 190 miliardi, se si considera l'intero settore, comprensivo del primario. Le esportazioni registrano un +7% (fonte Federalimentare) avvicinandoci al fatturato da export enogastronomico di 50 miliardi, sognato a Milano Expo 2015.

Se ne discute oggi all’Università LUISS Guido Carli nell’ambito degli Appuntamenti con l’Ingegno, ciclo di incontri sulle eccellenze imprenditoriali del nostro Paese, ideato dal Rettore Paola Severino e promosso in collaborazione con il Comitato Leonardo – Italian Quality Committee.

Il secondo appuntamento, dopo quello sulla moda, ha, infatti, per titolo: “Il cibo di qualità: i motivi del successo italiano”, e raccoglie nomi che sono il brand della buona cucina e del grande business, nomi dietro cui ciascuno di noi sa riconoscere, da sempre, un sapore classico: Gian Domenico Auricchio, A.D. di Gennaro Auricchio Spa; Francesco Paolo Fulci, Presidente di Ferrero Spa; Lisa Ferrarini, Presidente del Gruppo Agroalimentare Ferrarini; Giuseppe Lavazza, Vice Presidente di Lavazza Spa; Luigi Serra, Presidente di Serra Industria Dolciaria e Vice Presidente Esecutivo LUISS; Roberto Amerighi, Co-Fondatore di GreenJinnMassimo Bottura, Chef dell’Osteria Francescana.

Aprono e guidano i lavori la Presidente LUISS Emma Marcegaglia, la Magnifica Rettore Paola Severino e la Presidente del Comitato Leonardo, Luisa Todini. Moderano l’evento il Rettore Paola Severino e la giornalista Barbara Modesti, Caporedattrice Tg1, che per l’occasione ha raccolto immagini preziose, anche dalle teche RAI, per raccontare la storia di un successo tutto italiano che nasce da lontano.

È questa una occasione unica per incontrare i leader che hanno portato la cucina e l’impresa italiana nel mondo. Il comparto agro-alimentare si impone come eccellenza per la combinazione di tradizione antica, familiare o locale, e fantasia imprenditoriale capace di boom internazionale, per far sentire tutti “a casa” e “a tavola” pur in lontani Paesi.

La Magnifica Rettore LUISS prof.ssa Paola Severino osserva: Il settore del food italiano è in continuo fermento e questo dinamismo è contagioso anche per la nostra Università sempre attenta a coniugare le competenze tecniche e digitali con quelle legali, economiche e manageriali. La nostra sfida nei prossimi anni è infatti quella di formare nuovi professionisti, offrendo loro ulteriori opportunità di lavoro in settori chiave dell’economia ed in linea con un mercato alla costante ricerca di risorse estremamente qualificate e preparate. Il confronto con le più prestigiose storie di imprenditorialità italiane e l'analisi delle best practices che rendono attraente il sistema Italia, sono insegnamenti fondamentali per i nostri giovani.  La nascita di un Master in Food Law va in questa direzione, mirando a creare nuove professionalità nel mondo della regolamentazione, commercializzazione e certificazione del cibo di qualità. La dimensione internazionale del corso è sottolineata dagli insegnamenti in inglese."

“Questo incontro è molto importante per dare valore ancora una volta alle eccellenze che contraddistinguono il sistema Paese, come il settore del food, che vede l’Italia leader globale” commenta dal canto suo Emma Marcegaglia, Presidente LUISS. “E proprio da un asset così strategico per la nostra economia in termini di crescita e posti di lavoro, l’Italia deve ripartire, guardando alla nuova generazione di imprenditori e manager che definiranno e guideranno il futuro delle nostre aziende”.

“Quello del food è un settore chiave dell’industria italiana, punta di diamante del Made in Italy” dichiara Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo “ben rappresentato anche all’interno del Comitato Leonardo, con 19 associati del settore, grandi multinazionali ma anche PMI che hanno saputo raggiungere primati a livello internazionale in mercati di nicchia del food, con un fatturato complessivo di oltre 15 miliardi di euro e una quota media di export superiore al 58%. Tra le sfide per il futuro, la rivoluzione digitale applicata alla produzione agroalimentare - per la nascita di un’Agricoltura 4.0 che accresca produttività, efficienza energetica, qualità e tracciabilità -  e alla distribuzione, con il potenziamento dell’e-commerce, che nel Food ha assunto un’importanza crescente in Italia. Rimane una priorità la lotta all’Italian Sounding ed alla contraffazione alimentare che penalizza fortemente i nostri produttori sia in quote di mercato che in immagine di prodotto. E’ una battaglia che può essere vinta solo con l’arma della Qualità, di prodotto e di processo, come dimostrano i grandi imprenditori che parteciperanno all’evento di domani”.

Prossimo appuntamento con l’Ingegno e le eccellenze del Made in Italy nel 2019 per discutere insieme ai massimi protagonisti di "Arte e design".

APPENDICE

La LUISS - Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli – con i quattro Dipartimenti di Economia e Finanza, Impresa e Management, Giurisprudenza e Scienze Politiche e le quattro Scuole di alta formazione e ricerca, LUISS Business School, School of Government, School of Law e School of European Political Economy, offre un modello formativo avanzato, orientato a trasmettere non soltanto conoscenze ma ad "allenare alla flessibilità" degli oltre 8.000 studenti che possano diventare protagonisti del proprio futuro. Interlocutore privilegiato nel rapporto con il mondo del lavoro e driver internazionale per una formazione oltre confine, nel 2016 la LUISS Business School e i corsi di laurea del Dipartimento di Impresa e Management, hanno ottenuto la certificazione internazionale EQUIS*, un accreditamento riconosciuto solo all’1% delle scuole di alta formazione al mondo sulle 15.000 candidate ogni anno. Per la formazione specialistica nel campo della moda la LUISS prevede per il Corso di Laurea Magistrale in General Management un indirizzo in Luxury, Fashion and Made in Italy, con la possibilità di ottenere un doppio diploma di studiando tra Europa e Cina.  Inoltre, la Business School dell’Ateneo offre un Master universitario di I livello in Fashion Management, della durata di dodici mesi che vede la presenza in aula di professionisti del settore, con corsi interamente in lingua inglese.

*European Quality Improvement System

Il Comitato Leonardo è nato nel 1993 su iniziativa comune dell’ICE, di Confindustria e di un gruppo di imprenditori, tra i quali Gianni Agnelli e Sergio Pininfarina con l’obiettivo primario di promuovere l'Italia come Sistema Paese mettendo in rilievo le doti di imprenditorialità, creatività artistica, raffinatezza e cultura che si riflettono nei suoi prodotti e nel suo stile di vita. Il Comitato riunisce oggi oltre 160 personalità e aziende leader sia nei settori tradizionali del Made in Italy che in quelli di nuova frontiera, come le alte tecnologie ed il digital. Tra i soci del Comitato Leonardo sono presenti oltre 160 aziende il cui fatturato complessivo, nell’ultimo anno, è di circa 321 miliardi di euro, con una quota export media che supera il 53%. I 19 associati del Comitato Leonardo del settore agroalimentare vantano un fatturato complessivo di oltre 15 miliardi di euro con una quota media di export superiore al 58%, pari a 9 miliardi di euro.

 

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07/05/2018
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