Nella Cantina di Monticelli Brusati si è discusso di rapporti fra Restaurant manager, responsabili acquisti e agenti: dal dibattito, il primo posto alla qualità.Nei prodotti, ma anche nei rapporti personali.

Tre grandi Restaurant manager, Nicola Dell’Agnolo, del milanese Aimo & Nadia (due stelle Michelin), Carlo Pierato, del GH Villa Serbelloni, a Bellagio (una stella Michelin), Nicola Ultimo, del Park Hyatt, a Milano (una stella Michelin), hanno messo a fuoco le dinamiche alla base delle scelte e delle politiche di acquisto del vino da parte del management di strutture di alto profilo. L’intervento di Nicola Ultimo ha evidenziato la necessità di un rapporto basato sulla franchezza e la comunicazione dei rispettivi valori e posizionamenti, mentre il sommelier Nicola Dell’Agnolo ha ribadito che il ristorante bistellato è sempre alla ricerca di prodotti di alta qualità, anche quando le etichette non fanno parte del sistema “iconico” e quindi non sono necessariamente legate a cantine “celebri”.

Concetto avvalorato da Carlo Pierato, che ha insistito sulla necessità di saper selezionare i prodotti assegnando delle priorità sulla base di meriti qualitativi. Un bel dibattito, reso ancora più interessante dagli interventi di Roberta Bianchi, patronne dell’Azienda Villa Franciacorta e del marito Paolo Pizziol: entrambi hanno confermato che prestigio e immagine dei prodotti  sono assolutamente speculari a storia aziendale e qualità produttiva. Valori che devono essere comunicati dalla “rete” in modo chiaro, efficace  e trasparente.

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14/03/2017
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