I dati Istat del Censimento 2010 descrivono nel complesso il vigneto italiano ha meno aziende, dal 791.091 nel 2000 al 383.645 nel 2010 (-51,5%) e meno superfici vitate dai 717.333 ettari del 2000 ai 632.140 del 2010 (-12%).

Vedendo i risultati degli ultimi 4 censimenti: dal 1982 al 2010 il numero di aziende vinicole è diminuito bruscamente: da 1, 6 milioni a 383 mila, anche la superficie vitata è diminuita drasticamente: generando quindi il raddoppio della superficie media da 0.7 a 1.6 ettari per azienda.

La dimensione media delle aziende vinicole e’ chiave per la competitività dell'Italia. La loro frammentazione è segno di debolezza.

I migliori risultati sono stati realizzati al nord dove c'è stato un significativo calo del numero delle aziende, mentre l'estensione delle superfici vitate è stata quasi stabile. E si può parlare dunque di può parlare di un aumento dimensionale delle aziende viticole in  TrentinoLombardia, Veneto,  Toscana, Friuli Venezia Giulia.


Invece Liguria, Lazio, Sardegna, Calabria e Basilicata sono caratterizzate da un calo sia di superfici che di numero di imprese. In particolare il Lazio tra 2000 e 2010 perde il 45,7% della sua estensione vitata (da 29.533 a 16.082), la Liguria da 2.391 ettari a 1.327 (-45,1%) e la Basilicata da 8.736 a 5.508 (-40,6%).


Come smuovere questa situazione?


Ecco una delle azioni legistaltive che non sembra strettamente collegata ma può rafforzare il sistema vigneto italia. Intendiamo parlare del decreto legislativo  61 del 2010: “Disposizioni generali in materia di costituzione e riconoscimento dei consorzi di tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini”.

Questa legge prevede che i consorzi del vino svolgano  le funzioni di tutela, vigilanza e promozione “erga omnes”. Questo implica che ogni conosrzio diventa, custode e gestore della denominazione e del marchio correlato come fosse a tutti gli effetti  un patrimonio collettivo, al quale tutte le aziende vitivinicole consorziate o meno dovranno dare un loro contributo.

Il primo ad applicare questo decreto è stato il Consorzio Vino Chianti Classico è diventato a norma di legge, custode e gestore della denominazione Chianti Classico e per questo chiamerà a contribuire alle spese di tutela vigilanza e promozione della denominazione tutte le aziende (“erga omnes”) che la utilizzano. Il decreto prevede che i pagamenti siano proprozionali alla produzione di uva, vino e bottiglie.


Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio del Chianti Classico ha dichiarato che “Si tratta,
di un passo fondamentale per l’azione di tutela consortile che finalmente trova una realizzazione all’insegna dell’equità e della correttezza. È una rivoluzione storica, democratica ed etica. La denominazione e il suo marchio diventano, di fatto, un patrimonio collettivo, ed il Consorzio lo mette a disposizione di tutti”.


Questo sicuramente offre serietà complessiva, forza, continuità e sicurezza al marchio e alla denominazione.

L'auspicio sarebbe quello di permettere un maggior coordinamento tra le varie piccole e medie aziende vinicole per una strategia commerciale e di vigilanza più forte. 

 


Dettagli: Le cifre  del Censimento sull’Agricoltura 2011

Azienda, superficie vitata in ettari per ogni regione

Piemonte
Aziende 2010: 20.669; aziende 2000: 40.610 (-49,1%); superficie 2010: 46.710 ha (ettari); superficie 2000: 52.905 ha (-12%)
Valle d’Aosta
Aziende 2010: 1.362; aziende 2000: 2.399 (-43,2%); superficie 2010: 431 ha; superficie 2000: 517 ha (-16,5%)
Lombardia
Aziende 2010: 9.042; aziende 2000: 15.898 (-43,1%); superficie 2010: 21.292 ha; superficie 2000: 22.070 ha (-0,4%)
Liguria
Aziende 2010: 3.940; aziende 2010: 12.544 (-68%); superficie 2010: 1.327 ha; superficie 2000: 2.391 (-45,1%)
Trentino Alto Adige
Aziende 2010: 12.729; aziende 2000: 15.325 (-16,9%); superficie 2010: 15.323 ha; superficie 2000: 13.864 ha (+11%)
Veneto
Aziende 2010: 37.335; aziende 2000: 77.191 (-51,6%); superficie 2010: 73.708 ha; superficie 2000: 73.780 ha (0%)
Friuli Venezia Giulia
Aziende 2010: 6.644; aziende 2000: 12.285; (-46,4%); superficie 2010: 19.668 ha; superficie 2000: 17.804 ha (+10%)
Emilia Romagna
Aziende 2010: 25.313; aziende 2000: 44.599 (-43,3%); superficie 2010: 55.814 ha superficie 2000: 60.072 ha (-7,3%)
Toscana

Aziende 2010: 24.987; aziende 2000: 53.796 (-45,8%); superficie 2010: 56.587 ha; superficie 2000: 58.504 ha (-3%)
Umbria
Aziende 2010: 11.136; aziende 2000: 23.950 (-53,7%); superficie 2010: 12.059 ha; superficie 2000: 14.227 ha (-17,5%)
Marche
Aziende 2010: 13.751; aziende 2000: 27.630 (-50,2%); superficie 2010: 15.475 ha; superficie 2000: 19.660 ha (-21%)
Lazio
Aziende 2010: 20.485; aziende 2000: 69.371 (-70,5%); superficie 2010: 16.082 ha; superficie 2000: 29.553 ha (-45,7%)
Abruzzo
Aziende 2010: 18.675; aziende 2000: 34.063 (-45,4%); superficie 2010: 30.582 ha; superficie 2000: 34.904 ha (-13,3%)
Molise
Aziende 2010: 5.960; aziende 2000: 12.417 (-52%); superficie 2010: 4.172 ha; superficie 2000: 5.883 ha (-29%)
Campania
Aziende 2010: 41.624; aziende 2010: 86.085 (-51,7%); superficie 2010: 21.002 ha; superficie 2000: 29.264 ha (-28,7%)
Puglia
Aziende 2010: 47.901; aziende 2000: 83.518 (-42,6%); superficie 2010: 96.750 ha; superficie 2000: 111.290 ha (-13%)
Basilicata
Aziende 2010: 9.775; aziende 2000: 23.795 (-59,5%); superficie 2010: 5.508 ha; superficie 2000: 8.736 ha (-40,6%)
Calabria
Aziende 2010: 13.390; aziende 2000: 34.291 (-61%); superficie 2010: 9.075 ha; superficie 2000: 13.825 ha (-34,6%)
Sicilia
Aziende 2010: 40.611; aziende 2000: 79.603 (-49,1%); superficie 2010: 110.699 ha; superficie 2000: 121.796 ha (-9,5%)
Sardegna
Aziende 2010: 18.316; aziende 2000: 41.721 (-56%); superficie 2010: 18.866 ha; superficie 2000: 26.301 ha (-28,4%)
Italia
Aziende 2010: 383.645; aziende 2000: 791.091 (-51,5%); superficie 2010: 632.140 ha; superficie 2000: 717.333 ha (-12%)


Fonte dati e grafico: inumeridelvino su dati Istat

Foto: vacanzetoscana.org

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14/02/2012
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