Fondato nel 2007 quale organizzazione in grado di raggruppare tutte le principali associazioni e istituzioni del settore vitivinicolo altoatesino, il Consorzio Vini Alto Adige rappresenta oggi il centro di competenza di riferimento in materia di vino e gestisce il marchio Vini Alto Adige, oltre a farsi carico di un’ampia gamma di servizi per i suoi associati. Andreas Kofler, presidente della Cantina Kurtatsch, ha diretto l’attività del Consorzio nelle vesti di presidente già negli ultimi anni; al suo fianco, quale vicepresidente, Martin Foradori della Tenuta Hofstätter di Termeno. Il consiglio di amministrazione, recentemente eletto durante l’assemblea generale tenutasi a Bolzano, ha riconfermato l’incarico a entrambi. Anche questo voto è stato all’insegna della continuità. Infatti Andreas Kofler, Klaus Pardatscher, Georg Eyrl e – nuovi – Philipp Plattner nonché Oscar Lorandi continueranno a rappresentare il Consorzio delle cantine produttori in seno al consiglio di amministrazione del Consorzio. Martin Foradori, Alois Clemens Lageder e Peter Zemmer sono stati riconfermati quali rappresentanti delle Tenute dell’Alto Adige. Lo stesso vale per Stefan Vaja dei Vignaioli dell’Alto Adige, rappresentati nel consiglio di amministrazione anche, per la prima volta, da Hannes Andergassen. Con la continuità al vertice del Consorzio è garantita anche la continuità in merito ai temi principali. “Un’attenzione particolare è naturalmente rivolta a una coerente implementazione dell’Agenda del Vino Alto Adige 2030, che ci indica la via verso un futuro sostenibile lungo tutta la catena di creazione del valore”, afferma Andreas Kofler. “In fin dei conti, a consumatrici e consumatori, vogliamo garantire non solo la qualità del nostro prodotto, ma anche la qualità della produzione”. Un secondo obiettivo è la realizzazione dell’ambizioso progetto legato alla zonazione, pronto alla concretizzazione dopo un lavoro preliminare durato anni. “Nel corso dei prossimi anni, terroir unici, vitigni selezionati per queste specifiche zone e un’ulteriore riduzione delle quantità di raccolto innalzeranno la qualità dei vini dell’Alto Adige a un livello ancora superiore”, spiega il vicepresidente del Consorzio Martin Foradori. Infine, è in fase di realizzazione anche il progetto della nuova sede del Consorzio Vini Alto Adige, nella quale troverà una nuova casa l’intero settore vitivinicolo altoatesino. “La concentrazione a livello di ambienti e spazi ci permetterà di raggruppare meglio le risorse e rendere la cooperazione ancor più stretta”, assicura il presidente. Guardando al passato, invece, Kofler ha ricordato la pandemia di Covid come la sfida più grande del suo precedente mandato. “Praticamente da un giorno all’altro abbiamo dovuto modificare la nostra intera comunicazione con i mercati”, afferma Kofler. Un’altra sfida è stata la lotta contro la flavescenza dorata. “Grazie a numerosi partner, siamo riusciti a mettere in piedi un sistema di monitoraggio per tenere sotto controllo la diffusione di questa malattia della vite”, dice il presidente. Durante il precedente mandato è stata avviata una certificazione di sostenibilità secondo le norme SQNPI che, nel corso degli ultimi anni, ha superato la sua fase pilota. “Il fatto di essere riusciti a realizzare tutti questi progetti di fondamentale importanza, e di averne intrapresi altrettanti, è stato possibile solo grazie all’enorme impegno di tutto il team del Consorzio”, conclude Kofler, “e guardo già con grande piacere ai prossimi tre anni”.
<<In un contesto climatico sempre più preoccupante, l’azienda Bottega continua ad investire sulla sostenibilità ambientale, con la consapevolezza che un’impresa green deve porsi obiettivi sempre più ambiziosi, in modo tale da diventare un punto di riferimento per il settore di appartenenza.
È dedicata alle api l’annata 2022 di tutta la gamma dei vini bianchi di Tiare di Dolegna del Collio La scritta compare sulla retro etichetta, per sensibilizzare i consumatori
L’olio extravergine di oliva Monte Etna DOP è ottenuto dai frutti dell’olivo della varietà Nocellara Etnea, presente negli oliveti in misura non inferiore al 65%, al quale si possono aggiungere altre varietà presenti nella zona quali Moresca, Tonda Iblea, Ogliarola Messinese, Biancolilla, Brandofino e Olivo di Castiglione, fino ad un massimo del 35%. La zona di produzione, trasformazione e confezionamento dell’olio extravergine di oliva Monte Etna DOP interessa alcuni comuni posti alle pendici del monte Etna, ricadenti nelle province di Catania, Enna e Messina nella regione Sicilia. Oggi sull’Etna la “cultura dell’olio”, è parte integrante della cultura delle sue genti, assurge a simbolo di qualità della vita e di rispetto di secolari tradizioni. “Ciò che intendiamo trasmettere con questi incontri dedicati alle eccellenze siciliane – spiega il Presidente del Consorzio Giosuè Catania – non è solo lo stretto legame che si è creato tra prodotto e territorialità, ma anche il modo migliore per apprezzarne le qualità. L’olio è un prodotto che non è specifico di un solo luogo, ma ogni territorio ha peculiarità diverse che lo rendono unico nel suo genere”. Il profilo organolettico dell’olio Monte Etna DOP è caratterizzato dalla vivacità del fruttato di oliva e dalle note erbacee, accompagnate da sentori di carciofo, pomodoro verde, talvolta di mandorla fresca con la gradevole sensazione di amaro e piccante. L’acidità è inferiore allo 0,5 g. per 100 grammi di olio. Ma c’è anche una novità più “istituzionale” che riguarda il Consorzio dell’Olio Monte Etna DOP, ovvero “la recente modifica del disciplinare di produzione – aggiunge Catania - che apre le porte ad un riconoscimento ministeriale del Consorzio, nonché all’aumento degli iscritti del 35% e dunque a una nuova fase di rilancio legata alla promozione dell’olio anche grazie all’attuazione della norma sull’oleoturismo che, unitamente ad un percorso di enoturismo e dei prodotti tipici, porterà ad accrescere le opportunità di aggregazione e promozione del territorio e delle sue specialità”. “La mission di DOS Sicilia è favorire lo sviluppo e il progresso in campo alimentare della Regione Siciliana. Questa attività di promozione è stata realizzata con il contributo concesso dalla Regione Sicilia su PSR 2014-2022 Misura 16.4 – spiega il Presidente di DOS Sicilia Massimo Todaro – e, grazie al supporto della Regione Siciliana, con l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, sarà possibile fare rete e promuovere, nei mercati nazionali ed internazionali, tali prodotti Siciliani di qualità certificata”. L’incontro, programmato per le ore 11, prevede una presentazione dell’Olio Extra Vergine di Oliva Monte Etna DOP e a seguire una degustazione guidata comparata degli oli DOP siciliani a cura della Società Cooperativa Agricola Produttori Olivicoli APO. Subito dopo una degustazione di piatti in abbinamento con l’olio Monte Etna DOP a cura dell’Istituto Alberghiero IIS Fermi-Eredia di Catania ed in conclusione la visita guidata presso l’azienda Agricola di Olio e di Vino FAT di Serafica a Nicolosi (CT) nonché sede di un moderno Frantoio. Il metodo di produzione - Le olive devono essere raccolte direttamente dalla pianta con la tecnica della pettinatura a mano delle chiome e con l’ausilio di mezzi meccanici idonei e reti di raccolta, onde evitare di mescolare le olive raccolte con quelle già precedentemente cadute sul terreno. La “bacchiatura” dei rami non è consentita. Le operazioni di molitura sono precedute dalla separazione delle foglie e da un accurato lavaggio delle olive in acqua corrente. La fase di gramolatura non supera i 40 minuti. I prossimi appuntamenti - In totale gli incontri dedicati alle eccellenze agroalimentari siciliane saranno 17, tutti della durata di un giorno. Il prossimo avrà come protagonista la Provola dei Nebrodi DOP, il 2 luglio prossimo, mentre il giorno successivo – 3 luglio – toccherà alla Ciliegia dell’Etna DOP. Il 15 luglio sarà la volta dell’Olio di Mazara DOP ed il 23 luglio il Pecorino Siciliano DOP, poi l’8 settembre la Pesca di Leonforte IGP. Il ciclo di incontri in programma per l'annualità 2023 si chiuderà a novembre con gli educational tour del Pistacchio Verde di Bronte DOP e il formaggio Ragusano DOP, per poi riprendere per tutto il primo semestre 2024
Giornata di studio a Roma con il Ministro Lollobrigida e i rappresentanti di tutta la filiera oleicola, dal campo alla tavola, ideata dagli imprenditori Giovanni e Alessia Zucchi, tra i pionieri della sostenibilità nel settore oleario a livello internazionale
Giovedì 9 marzo 2023 torna il concorso interregionale Premio OLIO GARDA DOP rivolto agli studenti degli Istituti alberghieri delle tre regioni su cui insiste la denominazione: Veneto, Lombardia e Trentino.
Manca solo un mese alla 36^ edizione della rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, in programma dal 6 al 9 luglio nella cittadina di Cembra e nel territorio della splendida e selvaggia valle a nord del capoluogo, famosa per i suoi arditi terrazzamenti. Come sempre, la manifestazione è organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra grazie al supporto di Trentino Marketing e al coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest. Saranno quattro giorni da vivere intensamente, alla scoperta delle migliori espressioni di un vitigno internazionale creato a fine ‘800 dal Prof. Hermann Müller attraverso l’incrocio tra Riesling Renano e Madeleine Royal. Una “magia” che ha trovato nel territorio e nel microclima della Valle di Cembra le condizioni ideali per sprigionare tutte le sue peculiarità. Non a caso, accanto a un vitigno diventato uno dei portabandiera della viticoltura trentina – terza varietà più coltivata a livello provinciale – è proprio la Valle di Cembra l’altra grande protagonista della kermesse. Con il suo paesaggio, i suoi 700 ettari di vigneti terrazzati sostenuti da oltre 700 km di muretti a secco che si sono meritati l’iscrizione nel patrimonio dell’Unesco, la piccola valle è una destinazione al di fuori dalle rotte più battute, ideale per chi ama un turismo rurale e i ritmi slow. Anche quest’anno il calendario è dunque ricco di incontri tecnici, masterclass e degustazioni di etichette locali e internazionali ospitate nelle eleganti sale di Palazzo Maffei, ma anche iniziative e appuntamenti che consentiranno al grande pubblico di conoscere meglio il territorio. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: dai trekking tra i vigneti ritmati da invitanti tappe gastronomiche ai tour in bike con soste in cantine, dai momenti di intrattenimento alla cena sotto le stelle lungo il viale alberato. Da segnare in agenda anche il secondo appuntamento con il Giro del Mondo in 80 Müller, che dopo il debutto giapponese del 2022 quest’anno fa tappa in Sri Lanka: Nicky Brian, tra i protagonisti dell’undicesima edizione di MasterChef Italia, abbinerà alcune ricette del paese d’origine della sua famiglia al Müller Thurgau con qualche anno di vita alle spalle, per valorizzarne non solo la qualità, ma anche la grande versatilità e longevità. A presentare questo showcooking dai sapori esotici sarà Andrea Amadei, sommelier professionista, speaker radiofonico di Decanter, volto della trasmissione televisiva “È sempre mezzogiorno” di Rai1 e direttore editoriale della rivista “The art of wine”. Alla voce di Decanter sarà affidata anche la conduzione di uno dei momenti più attesi dagli addetti ai lavori: la premiazione dei vini vincitori del 20° Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, il prestigioso contest che mette a confronto Müller Thurgau provenienti da diverse zone d’Italia e dall’estero. E per chi non soffre di vertigini, la possibilità di ammirare la perfetta geometria dei vigneti della Valle di Cembra dall’alto, a bordo di un elicottero. Profilo manifestazione La Rassegna Internazionale Müller Thurgau: Vino di Montagna è organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra, con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, oltre alla collaborazione di Provincia Autonoma di Trento, APT Fiemme Cembra, Associazione Turistica Valle di Cembra, BIM dell’Adige, Comunità Valle di Cembra, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Giovo, Comune di Altavalle, Comune di Segonzano, Fondazione Edmund Mach, Consorzio Vini del Trentino, Istituto Tutela Grappa del Trentino, Cassa Rurale Val di Non - Rotaliana e Giovo, Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona e Valle di Cembra. Profilo Müller Thurgau Nato tra il 1882 e il 1891 dall'incrocio di Riesling renano e Madeleine Royal per mano del prof. Hermann Müller, il Müller Thurgau è un vitigno che matura al meglio in montagna e che in Valle di Cembra, territorio al riparo da montagne e boschi e caratterizzato da terreni porfirici e forte escursione termica, ha trovato il suo habitat ideale. Dalla vinificazione delle sue uve, si ottiene un vino bianco di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdolini, una componente aromatica molto evidente, con sentori di erbe aromatiche, sambuco, frutta tropicale e agrumi. Sapido, minerale, con piacevole acidità: tipiche caratteristiche dei vini di montagna. Profilo Valle di Cembra Paesaggio rurale storico d'Italia e membro dell'"Alleanza Mondiale dei paesaggi terrazzati", è caratterizzata da terreni porfirici e da una forte escursione termica ed è emblema nazionale ed internazionale della viticoltura eroica di montagna. Attraversata dal torrente Avisio, oltre che per i suoi vini e per le sue grappe, è conosciuta a livello mondiale per la presenza di porfido, definito "oro rosso", e per le Piramidi di Segonzano, monumento naturale frutto dell'erosione dei fianchi dei monti.
Dal 2 al 4 giugno anche l’Abbazia di Novacella sarà protagonista con la sua linea Praepositus. Nella giornata di apertura è in programma una masterclass dedicata.
Da venerdì a domenica, ultimo weekend di Gemme di Gusto, la rassegna di eventi organizzati dai soci della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino per dare il benvenuto alla primavera.
La manifestazione, organizzata da “Borgonovo città della Gastronomia ChefToChef”, porterà all'ombra della Rocca municipale le eccellenze dell'enogastronomia del territorio con un occhio di riguardo alla cultura e alla tradizione delle tipicità locali: "Acqua e farina sono ingredienti minimali, solo apparentemente poveri, che costituiscono la base di un'alimentazione che nel corso dei secoli ha sfamato generazioni di persone consolidando, allo stesso tempo, una cultura e un'identità attorno alla quale si è costruita la nostra società - commenta Isa Mazzocchi, chef stellata del ristorante "La Palta" di Bilegno (frazione di Borgonovo), vicepresidente di ChefToChef e referente di “Borgonovo Città della gastronomia ChefToChef” -. Pensiamo al batarò, nato come sistema empirico per controllare se la temperatura del forno fosse giusta per cuocervi il pane e diventato, con l'aggiunta di salumi o di zucchero per i bambini, una merenda che ha donato momenti rimasti impressi nella memoria di tantissimi di noi, a cominciare da me". Proprio la cultura del cibo, la promozione delle specialità locali e l'educazione alimentare sono le tematiche che verranno sviluppate nel corso della giornata del 4 giugno attraverso numerose iniziative ed appuntamenti. Il ricco programma prevede dalla mattina, ai piedi della Rocca Municipale, il Mercato del Buono con numerose eccellenze piacentine ed emiliane: dalle verdure alle gallette, dal miele al pane e ai dolci, dagli asparagi alle patatine fritte, dall'aceto tradizionale di Modena allo zafferano fino ai molini da casa e alla tipica chisöla coi ciccioli di Borgonovo Val Tidone. Dalle 11 ci sarà spazio anche per le famiglie con l'installazione dell'Albero dei Desideri, un laboratorio emozionale per grandi e piccini a cura di di Antonia Lusenti, mentre alle 16 ci sarà l'inaugurazione Mostra d'Arte Collezione Personale di Alessio Sterbizzi "Un quadro per il cuore" nell'Auditorium della Rocca Municipale, rocca che alle 16.30 sarà possibile scoprire dall'interno grazie a una visita guidata a cura di Atlante Guide. Alle 17.30 si terrà nel cortile della Rocca Municipale uno degli eventi clou della giornata, il convegno “La salute vien mangiando... ma cosa stai mangiando?”. Saranno presenti relatori di spicco come il docente universitario Ettore Capri, Angelo Capitelli del pluripremiato prosciuttificio Capitelli di Borgonovo, Ludovica e Maria Antonia Lusenti, Luca Farina e la dietista Monica Maj. A moderare l'incontro sarà la giornalista Laura Maragliano, direttrice di "Sale&Pepe". Alle 18.30 prenderà il via il concorso "Pane da salame", nato da un'idea di Michele Milani, che vedrà i panificatori del territorio in gara per aggiudicarsi il titolo: in giuria siederanno Luca Farina, Stefano Chieregato e Pierluigi Dallagiovanna. Alle 19 apriranno, nell'area Ex monastero, gli stand gastronomici: ci saranno Manuela e Danila Ratti con la loro "bortolina", Claudio Cesena con il "sanguis" (termine dialettale con cui si indicava il panino), Isa Mazzocchi con i batarò, Roberto Mera con la sua pasticceria e la Pro Loco di Borgonovo con la chisöla con i ciccioli. Da Ravenna, terra devastata dall'alluvione degli scorsi giorni, arriveranno gli chef Matteo Salbaroli e Mattia Borroni con la loro piadina, a conferma di come la voglia di ripartire di un territorio passi anche e soprattutto dalla propria identità culturale e gastronomica. Saranno presenti, infine, i vini fermentati di Vitivinicola Lusenti di Ziano, della Vitivinicola Saccomani di Lugagnano, della Vitivinicola Cordani di Carpaneto e di Braghieri di Strà. Per l'intera durata della manifestazione Radio 51 Melody farà da colonna sonora della giornata con la sua musica.
Tanti eventi di piazza per accompagnare verso una nuova percezione del cibo. Per la prima volta, Gusti.a.Mo ospiterà anche il Palio del Parmigiano.
Questi i consiglieri: Carlo Bonomi, Gabriele Buia, Antonio Cellie, Roberto Ghisellini, Simona Greco, Annalisa Molinari, Franco Mosconi, Roberto Ravazzoni, Andrea Zanlari, da questa rosa, l’Assemblea dei Soci di Fiere di Parma ha inoltre individuato nel Prof. Franco Mosconi il nuovo Presidente e in Carlo Bonomi il Vicepresidente.
Stock Spirits, tra i leaders nel settore degli spirits nell’Europa Centro-Orientale, che produce, commercializza e distribuisce a livello globale un’ampia gamma di marchi di alta qualità, riscuote forti apprezzamenti al Roma Bar Show registrando una grande presenza di operatori professionali, esperti, appassionati e giornalisti, venuti a visitare i suoi tre stand. In quasi 140 anni di storia, Stock è sempre stata capace di interpretare le tendenze di mercato, come produttore di brand come Brandy Stock 84, Limoncè (leader della categoria limoncello), la pluripremiata vodka Keglevich e il portafoglio di Distillerie Franciacorta oltre che come distributore dei brand di Beam Suntory (a partire da whisky e premium gin in rapida crescita), di Nordés, di Dictador e di IOVEM Spirits Group. Particolare successo per lo stand del Gruppo (C12), con il gin Roku, il whisky Toki e la vodka Haku, che rappresentano le referenze giapponesi di House of Suntory, i rum colombiani Dictador, il gin Nordés che prende il nome dal vento della Galizia, l’iconica vodka Keglevich e le due novità di prodotto: il liquore al caffè Black Sinner, composto da una miscela 100% arabica e 100% naturale e IOVEM presentato nel suo nuovo packaging. Ad animare lo stand anche i numerosi eventi con barman da tutta Italia per scoprire i cocktail più innovativi. Molta affluenza anche allo stand E07, dedicato alla gamma di Scotch Malt Laphroaig, storica distilleria che da oltre 200 anni realizza scotch whisky di alta qualità su un'isola al largo della Scozia, e ai Bourbon americani: Jim Beam, il bourbon più venduto al mondo, Maker's Mark, il bourbon artigianale fatto a mano, pieno di gusto e facile da bere, e Knob Creek, prodotto solo in piccoli lotti e invecchiato per 9 anni in botti di rovere americano. Infine, nella terrazza del Palazzo di Congressi, nell’area dedicata alla tequila e ai mexcal, ha suscitato grande interesse lo stand M07, interamente riservato alla tequila ultrapremium Mijenta proveniente dal Messico. Lavoriamo da sempre per offrire prodotti di altissima qualità capaci di rispondere alle esigenze dei consumatori nei diversi punti e occasioni di consumo ed è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione vedere i nostri stand così affollati sin dalle prime ore della giornata al Roma Bar Show” – dichiara entusiasta Valentina Simonetta, direttore marketing di Stock Italia. “È proprio vero che è iniziata una nuova fase nel mondo del beverage e Stock continuerà a lavorare per essere un punto di riferimento sempre più solido per tutti i professionisti dell’Ho.Re.Ca. italiana”. STOCK SPIRITS ITALIA. Fondata nel 1884 da Lionello Stock, a Trieste, è quotata in borsa dal 2013. Ad oggi, ha due siti produttivi e 71 dipendenti. La business unit italiana appartiene ad un fondo di investimento e gestisce un portfolio amplissimo di marchi che attirano gli intenditori di tutto il mondo. Fa parte di Stock Spirits Group, leader nel settore dei liquori nell’Europa Centro-Orientale, che distribuisce a livello globale un’ampia gamma di marchi europei di alta qualità e opera in otto Paesi del mondo; ha quattro siti di produzione, 70 marchi e vende in 50 Paesi.
Anche quest’anno CASONI torna al Roma Bar Show, l’attesissimo evento interamente dedicato al mondo del beverage e della mixology.
Laddove tradizione e novità si incontrano ha origine Gin Tabar Bergamotto Casoni.
Preoccupazione in Veneto, Puglia e Sicilia per le giacenze pari a 56,5 mln di ettolitri, circa il 5,3% in più rispetto al 2022, soprattutto dei vini Dop e Igt (circa l’80% del totale). Questo scenario caratterizza in realtà anche altre regioni, come Abruzzo, Toscana, Lombardia, Lazio, Campania. La responsabilità maggiore viene data a un’inflazione dell’8% in Italia che indurrebbe i consumatori a ridurre gli acquisti di vino a favore di pasta e carne. In particolare la crescita di uno dei vini veneti più famosi, il Prosecco, tende allo zero, ma si spera di poter gestire le giacenze non discostandosi di molto dal livello del 2022. Le soluzioni a questa crisi sembrano essere due: ricorrere all’art. 39 del Testo unico sul vino con tagli delle rese, riserve vendemmiali e congelamento dei diritti d’impianto, oppure avvalersi della cosiddetta distillazione d’emergenza, ossia la trasformazione del vino in alcol e disinfettanti. La prima opzione, già scelta da alcune regioni, è senz’altro penalizzante, mentre la seconda, benché più comoda, non convince per il rischio che il basso prezzo di ritiro del vino trascini verso il basso anche i futuri prezzi di mercato.
Promozione e comunicazione gli obiettivi del primo ciclo di 17 incontri per favorire lo sviluppo e il progresso in campo alimentare della Sicilia.
VINO: RICERCA ESPORTATORI, 'NONOSTANTE GUERRA È BOOM ITALIANO IN RUSSIA'.
C’è tempo fino al 9 giugno per iscriversi al XX Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau e alla XXXVI rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, organizzati dal Comitato Mostra Valle di Cembra per valorizzare questo vitigno rappresentativo del territorio attraverso due importanti occasioni di incontro e confronto con le produzioni di altre zone vocate, in Italia e all’estero. Per farlo è sufficiente collegarsi al sito iscrizioni.mostramullerthurgau.it e inserire i Müller Thurgau secchi tranquilli, frizzanti e spumanti o dolci e liquorosi, che si intendono candidare, compilando i campi di informazione richiesti e spedendo poi i campioni non commerciali. Venerdì 23 giugno verranno dunque riunite le commissioni di giudici, formate da tecnici tra giornalisti di settore, sommelier delle diverse associazioni di riferimento ed enologi, per effettuare i tasting alla cieca in cui ogni vino verrà analizzato nel suo complesso in base al metodo di valutazione dell’Union Internationale des Oenologues. Il risultato finale di ogni vino sarà determinato dalla media aritmetica dei singoli giudizi, previa eliminazione del punteggio più alto e di quello più basso. Il punteggio minimo per l’assegnazione delle distinzioni è di 80/100 con il limite del 30% dei premiati rispetto al totale dei vini in concorso ma, per rendere la competizione più sfidante, quest’anno sono stati inseriti delle ulteriori regole. La Gran Medaglia d’Oro rimane per punteggi pari o superiori a 90 centesimi, mentre le Medaglie d’Oro sono riconosciute per punteggi compresi tra 85 e 89 centesimi ma fino ad un massimo del 10% del totale vini in concorso, detratte eventuali Gran Medaglie d’Oro. E così le Medaglie d’Argento, riservate a punteggi superiori a 82 centesimi, non potranno superare il 20% del totale vini in concorso, detratte eventuali Gran Medaglie d’Oro e Medaglie d’Oro, così come quelle di Bronzo (per punteggi superiori a 80 centesimi e fino a un massimo del 30% dei vini in concorso, escluse medaglie già consegnate). Per i vini rientranti nel 30% dei premiati potranno aggiungersi delle Menzioni speciali in riferimento alle categorie Miglior vino italiano; Miglior vino straniero; Miglior vino frizzante; Miglior vino dolce; Miglior vino longevo (ovvero di annate precedenti a quella in corso). L’annuncio dei vincitori avrà luogo venerdì 7 luglio, a partire dalle 20.30, nel corso della seconda giornata della XXXVI rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, organizzata con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell'ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest. A presentare sarà Andrea Amadei, sommelier professionista, speaker della trasmissione radiofonica Decanter, volto di Mezzogiorno in Cucina con Antonella Clerici e Direttore della rivista “The Art of Wine”. I vini iscritti anche in rassegna potranno essere degustati da giovedì 6 a domenica 9 luglio presso le sale di Palazzo Maffei, a Cembra. Profilo manifestazione La rassegna internazionale Müller Thurgau: Vino di Montagna è organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra, con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, oltre alla collaborazione di Provincia Autonoma di Trento, APT Fiemme Pinè Cembra, Comunità della Valle di Cembra, BIM dell’Adige, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Giovo, Comune di Altavalle, Fondazione Edmund Mach, Consorzio Vini del Trentino, Istituto Tutela Grappa del Trentino, Cassa Rurale Rotaliana e Giovo, Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona e Valle di Cembra. Profilo Müller Thurgau Nato tra il 1882 e il 1891 dall'incrocio di Riesling Renano e Madeleine Royal per mano del prof. Hermann Müller, il Müller Thurgau è un vitigno che matura al meglio in montagna e che in Valle di Cembra, territorio al riparo da montagne e boschi e caratterizzato da terreni porfirici e forte escursione termica, ha trovato il suo habitat ideale. Dalla vinificazione delle sue uve, si ottiene un vino bianco di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdolini, una componente aromatica molto evidente, con sentori di erbe aromatiche, sambuco, frutta tropicale e agrumi. Sapido, minerale, con piacevole acidità: tipiche caratteristiche dei vini di montagna.
In calendario appuntamenti adatti ad adulti e bambini ma anche agli amici a quattro zampe. Proseguono inoltre fino a ottobre le esposizioni di Art-Winery.
Successo per la prima edizione di Monferrato Wine Festival grazie alle numerose iniziative proposte all’interno del Castello di Costigliole d’Asti.
Con un fitto calendario di incontri e seminari, il Consorzio si propone di supportare gli operatori nel comunicare al meglio le grandi potenzialità del vino Custoza e del suo blend, fornendo gli strumenti per farlo con modalità sempre aggiornate e contemporanee. Archiviata la parentesi delle fiere internazionali, che hanno visto il Consorzio impegnato in masterclass di degustazione rivolte a stampa e operatori durante Vinitaly e ProWein e in Danimarca, il programma di questo periodo si focalizza in modo particolare sulle attività di formazione sul territorio. Fortemente convinto che la crescita della denominazione passi anche attraverso attività didattiche, il Consorzio ha indirizzato sulla formazione un considerevole budget del programma di finanziamento PNRR approvato per il 2023. Grazie a questo importante aiuto del MASAF (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) il Consorzio è riuscito a presentare la denominazione e a far conoscere le peculiarità uniche del Custoza a scuole alberghiere ed istituti tecnici. Venerdì 19 maggio si è conclusa la prima parte dell’attività formativa, dedicata alle scuole di settore, che ha visto il Consorzio incontrare ben 10 classi per un totale di oltre 150 studenti. Gli istituti coinvolti sono stati l’IPSAR Carnacina di Valeggio sul Mincio, l’istituto IPSOA Berti di Caldiero e l’istituto Tusini di Bardolino. Attraverso le giornate dedicate alle ragazze e ai ragazzi degli istituti alberghieri, tecnici e turistici, il Consorzio apporta nuovo vigore a uno dei pilastri della sua attività: affiancare le aziende, siano esse cantine, attività di ristorazione o alberghi dell’area gardesana, nella creazione di sistema virtuoso che fa della cultura dell’accoglienza il traino per un intero territorio. Dalle prossime settimane partirà l’attività di formazione diretta agli operatori della ristorazione e dell’accoglienza alberghiera di Verona e del Garda in collaborazione con Federalberghi, che fin da subito ha apprezzato l’idea e la volontà del Consorzio di investire nelle competenze di servizio del vino, prodotto così importante per il territorio, accogliendo con entusiasmo questa possibilità di collaborazione. I temi trattati partiranno dall’importanza del vino nella ristorazione con approfondimenti su tecniche di servizio del vino ed abbinamenti; verranno approfonditi i vini del territorio con particolare focus sul Custoza. <<Fil rouge delle nostre iniziative di formazione è la consapevolezza di quanto la nostra denominazione abbia da offrire: sia che questa consapevolezza sia tutta da acquisire, come per i giovani che scelgono di dedicare il loro percorso formativo all’accoglienza, sia che si tratti di fornire strumenti sempre nuovi agli operatori più esperti, che non possono che rafforzarne il potenziale>> afferma Roberta Bricolo, presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza DOC. << Siamo convinti che i migliori ambasciatori di un territorio siano le persone che ogni giorno accolgono turisti e visitatori, e questo ci spinge a osservare i maître di sala, gli chef, i sommelier, ma anche gli operatori di cantina, gli enologi e i viticoltori di domani con grande attenzione. È in questa direzione che si delineerà il lavoro della commissione Giovani, istituita dal nostro nuovo CDA>>. L’attività è finanziata dal MASAF rif. AlD.D. n. 553922 del 28 ottobre 2022 – cup J88H22001350008
Il Trofeo, giunto alla sua terza edizione, è stato assegnato alla conclusione di tre giorni di alta formazione con seminari, incontri e visite guidate sulle colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio UNESCO.
Il format innovativo, ideato e curato direttamente dall’ente, esplorerà i vini e i vitigni del territorio berico. In onda ogni domenica alle ore 13.30 dal 21 maggio su 7 Gold.
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